Questa mattina il Papa ha benedetto la campana “Voce del nascituro”, che sarà portata in Kazakistan. “Ci ricorderà la necessità di proteggere la vita umana dal concepimento alla morte naturale”, ha affermato papa Francesco all’udienza generale di oggi.
“Lo Spirito Santo ci solleva sempre un grande amore disinteressato verso i poveri, i malati e gli indifesi, come i bambini non ancora nati” – ha affermato il Santo Padre durante l’udienza generale. Ha sottolineato che questa campana è chiamata “La voce dei non nati” e che “Essa ricorderà la necessità di proteggere la vita umana dal concepimento alla morte naturale”.
L’Arcivescovo Tomasz Peta, Metropolita di Astana in Kazakistan, in un’intervista a Radio Vaticana – Vatican News ha dichiarato: “La benedizione della campana è stata molto familiare e personale. Era visibile la grande gioia del Santo Padre. Il Papa insieme ai bambini ha fatto suonare il primo tocco della campana. È stato un grande evento, perché la questione della difesa della vita fino alla morte naturale è un problema globale. Queste campane – come ha sottolineato la “Fondazione Życiu Tak” [Si alla Vita] – devono essere un richiamo alla santità della vita in ogni Paese.
Il Papa ha salutato anche la Fondazione “Życiu Tak” ideatrice di questa iniziativa, intitolata Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Il suo presidente, Bogdan Romaniuk, ha dichiarato a Radio Vaticana – Vatican News che quando il Papa ha benedetto la prima campana, ha augurato che questa campana risvegli le coscienze di coloro che rappresentano la legge e le persone
La prima campana “Voce del nascituro” è stata realizzata nel 2020 in Polonia. Sulla campana sono incisi il quinto comandamento del Decalogo “Non uccidere” e le parole del difesa della vita Beato sacerdote Jerzy Popiełuszko: “La vita di un bambino inizia sotto il cuore di sua madre”. È stata suonata per la prima volta da Papa Francesco il 23 settembre 2020 durante un’udienza generale in Vaticano. Altre campane sono state create nel 2022, per l’Ucraina e l’Ecuador, nel 2023 per lo Zambia e nel 2024 per il Kazakistan.
don Paweł Rytel-Andrianik, don Jakub Nagi – vaticannews.va/pl