Papa Francesco è partito dall’aeroporto internazionale “Presidente Nicolau Lobato” di Dili, Timor Est, diretto a Singapore questo mercoledì 11 settembre alle 12:25 ora locale (5:25 a Roma). Ha concluso così la terza tappa del suo 45° viaggio apostolico internazionale, il più lungo del suo Pontificato.
Come è consuetudine nei viaggi apostolici, Francesco ha inviato un telegramma al presidente della Repubblica, José Ramos-Horta, al quale ha espresso la sua gratitudine alle autorità locali e ai cittadini per la generosa accoglienza riservata durante la sua visita. Allo stesso modo, prega Dio Onnipotente affinché conceda a Timor “i doni della pace e della solidarietà” e invoca su tutti abbondanza di benedizioni.
Nel suo ultimo evento pubblico nel Paese, il Vescovo di Roma ha incontrato al Dili Convention Center più di tremila giovani, con i quali ha discusso dell’importanza dei valori della libertà, dell’impegno e della fraternità, esortandoli ad abbracciare la libertà come opportunità per fare del bene agli altri.
Il Successore di Pietro ha trascorso tre giorni in questa nazione del Pacifico, a maggioranza cattolica: su 1,4 milioni di abitanti oltre il 95% professa il cattolicesimo.
Circa 600mila persone – secondo le statistiche locali – hanno assistito alla sua messa martedì 10 sulla spianata di Taci Tolu, vicino a Dili.
Francis trascorrerà tre giorni a Singapore e il suo primo atto sarà un incontro privato con i suoi fratelli gesuiti in servizio nella nazione. Poi, giovedì 12, incontrerà le autorità, la società civile e il corpo diplomatico presso il Teatro del Centro Culturale Universitario dell’Università Nazionale di Singapore e presiederà la santa messa al National Stadium del Singapore Sports Hub. Il ritorno a Roma è previsto venerdì 13 alle ore 11:50, con arrivo nella Città Eterna intorno alle 18:25.
