“Il Santo Padre ha ricevuto la lettera del sindaco della Capitale ucraina ed è vicino alle sofferenze della città, alla sua gente, a chi ne è dovuto fuggire e a chi è chiamato ad amministrarla”. È l’inizio della risposta vaticana alla lettera che Vitaly Klitschko, ex campione del mondo di pugilato e attuale sindaco di Kiev, ha scritto a Papa Francesco.
La lettera del sindaco di Kiev
La lettera conteneva l’invito al Santo Padre di recarsi a Kiev ed è stata scritta l’8 marzo scorso. “Crediamo che la presenza di persona dei leader religiosi mondiali a Kiev sia la chiave per salvare vite e aprire la strada alla pace nella nostra città, nel Paese e oltre” si leggeva nella lettera. In alternativa, nell’impossibilità di compiere un viaggio altamente rischioso, Klitschko chiedeva “una videoconferenza congiunta, da registrare o trasmettere in diretta. Saranno compiuti sforzi per includere il presidente Zelenskyi in questa chiamata. Ci rivolgiamo a lei come leader spirituale, a mostrare la sua compassione, a stare con il popolo ucraino diffondendo insieme l’appello alla pace”.
Vicino alle sofferenze della gente
La risposta, come detto, è arrivata oggi attraverso una comunicazione del direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni: “Il Santo Padre ha ricevuto la lettera del sindaco della Capitale ucraina ed è vicino alle sofferenze della città, alla sua gente, a chi ne è dovuto fuggire e a chi è chiamato ad amministrarla. Prega il Signore che siano protetti dalla violenza. E per loro e per tutti ribadisce l’appello fatto domenica scorsa con la Preghiera dell’Angelus: “Davanti alla barbarie dell’uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi non ci sono ragioni strategiche che tengano: c’è solo da cessare l’inaccettabile aggressione armata, prima che riduca le città a cimiteri”.
Lo scorso 26 febbraio, pochi giorni dopo l’inizio dell’invasione russa, il Papa aveva telefonato al presidente ucraino Zelenskyi per esprimere il suo dolore
Coprifuoco di due giorni a Kiev
Intanto il sindaco di Kiev ha imposto il coprifuoco a partire da questa sera. “È un momento difficile e pericoloso. Secondo la decisione del comando militare, da oggi, 15 marzo, dalle ore 20, a Kiev sarà istituito il coprifuoco” ha annunciato Klitschko. “Gli spostamenti nella città sono vietati senza pass speciali; si può uscire solo per raggiungere un rifugio. Il coprifuoco sarà applicato fino alle 7 del mattino del 17 marzo. Pertanto, chiedo a tutti i residenti di Kiev di prepararsi al fatto che dovranno stare a casa per due giorni o, in caso di allarme, in un rifugio”.