Il Papa a Malta, un viaggio breve ma intenso

Migranti, dialogo e pace tra i temi della visita in programma il 2 e 3 aprile

Malta

Papa Francesco nella sua due giorni a Malta, sabato 2 e domenica 3 aprile prossimi, troverà “un panorama interamente diverso da quello che vide Benedetto XVI, dodici anni fa”. Lo ha indicato oggi il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni in conferenza online con i giornalisti, precisando che il viaggio apostolico, sarà breve ma intenso.

L’etimologia del nome Malta

Ha ricordato che il nome “Malta”, tra le ipotesi etimologiche, si pensa possa venire da Malet, che in fenicio o ebraico significa rifugio, asilo. E questa visita vedrà Francesco incontrare i rifugiati e naufraghi che oggi sono in un centro di accoglienza.

Questa isola nel cuore del Mediterraneo, sede di uno Stato e crocevia di popoli, vide il naufragio di San Paolo durante il viaggio verso Roma come prigioniero. Cosa che gli permise di predicare Cristo e il suo Vangelo. L’isola ha ricevuto due visite di San Giovanni Paolo II, nel 1990 e nel 2001, e quella di Benedetto XVI nell’aprile 2010, per celebrare il 1950° anniversario del naufragio dell’apostolo sull’isola nel 60 d.C.

Il viaggio era in programma per il maggio 2020 ma fu rimandato a causa della pandemia. Ora, oltre al tema iniziale dell’accoglienza, in questo bastione a 80 chilometri dall’Italia e a poco più di 200 chilometri dall’Africa, nei 5 discorsi previsti il Papa potrebbe implorare da Dio la pace e la fine dell’aggressione della Russia all’Ucraina.

Il programma della visita

Sabato, all’arrivo, il Papa sarà accolto dal presidente, dal primo ministro e dalle autorità, nell’edificio civile che fu il palazzo dei Gran Maestri dei Cavalieri di Malta. Al pomeriggio ci sarà l’incontro di preghiera nel Santuario Nazionale di Ta’Pinu, nella vicina isola di Gozo.


Domenica invece, il Santo Padre andrà alla grotta a Rabat, meta di fedeli e pellegrini, dove l’apostolo Paolo trovò rifugio. La grotta è stata adattata con un ascensore per permettere Francesco di arrivare fino alla cappella.

Poco dopo, ci sarà la messa nel Piazzale dei Granai, con percorsi in papamobile. Non sono esclusi incontri non annunciati, basti pensare che sull’isola c’è anche una comunità di ucraini. Il viaggio si concluderà domenica pomeriggio dopo l’incontro con i migranti e rifugiati, nel centro San Giovanni XXIII. Il viaggio – che sarà coperto da Exaudi con un corrispondente sul volo papale – si concluderà con il rientro a Roma verso le 20.

Il motto

Non a caso, il logo della visita scelto due anni fa, è una frase degli Atti degli Apostoli: “They showed us unusal kindness. Essi mostrarono un’insolita gentilezza”, e mostra delle mani che si indirizzano verso la Croce, provenienti da una nave in balìa delle onde. Le mani rappresentano un segno di accoglienza del cristiano verso il prossimo e l’assistenza a coloro che sono in difficoltà, abbandonati al loro destino. La barca rammenta il drammatico racconto del naufragio dell’Apostolo Paolo sull’isola di Malta e l’accoglienza riservata dai maltesi all’Apostolo e ai naufraghi.