Non si ferma la macchina della solidarietà messa in moto per gli sfollati in fuga dalla guerra in Ucraina. Il cardinale Czerny, prefetto del Dicastero per lo sviluppo umano integrale, tornerà nuovamente nei prossimi giorni in Ucraina, su richiesta di Papa Francesco. Lo ha confermato il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni. “Sua Eminenza il Cardinal Czerny partirà nuovamente alla volta dell’Ucraina per manifestare la vicinanza del Santo Padre a quanti vivono con dolore le conseguenze della guerra in corso. Il Cardinale arriverà in Slovacchia mercoledì 16 marzo e si recherà sul confine ucraino nei giorni successivi. Papa Francesco segue con la preghiera questa missione, come quelle dei giorni scorsi. Tramite Sua Eminenza, desidera rendersi prossimo a coloro che fuggono dai combattimenti e soffrono per la violenza di altri uomini”.
S. Egidio accoglie 47 dializzati
Intanto la Comunità di Sant’Egidio accoglierà nelle prossime ore 47 dializzati che erano in pericolo di vita per le condizioni sempre più difficili che devono affrontare le strutture sanitarie in Ucraina a causa della guerra. Provenienti da due città dell’Est del paese, dovrebbero arrivare tutti entro la giornata di domani in Italia.
Il primo gruppo atteso a Roma
Un primo gruppo di 28 persone, che risiedevano a Poltava, dopo un lungo e difficilissimo viaggio in pullman (1.200 chilometri) all’interno dell’Ucraina, reso possibile grazie al supporto della Comunità, ha già varcato il confine con la Slovacchia. Lì Sant’Egidio, presente alla frontiera, ha organizzato la prima accoglienza. In collaborazione con il ministero della Sanità slovacco, ha fornito ai pazienti la possibilità di fare una seduta di dialisi, indispensabile per proseguire il viaggio.
Il gruppo ora si sta dirigendo verso Roma, dove dovrebbe arrivare nelle prime ore di domani. I dializzati saranno accolti nell’albergo Villa Letizia, messo a disposizione grazie alla raccolta fondi promossa da Sant’Egidio. Verranno assistiti per le loro cure dalla Casa di Cura Città di Roma.
Gli altri andranno a Genova
Altre 19 persone, provenienti da Kremenchuk (più 5 loro familiari), dopo aver raggiunto la Slovacchia giungeranno invece a Genova, sempre nella giornata di domani. Saranno ugualmente accolte dalla Comunità e assistite in diversi ospedali della città.