Padre Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento al Vangelo di oggi, domenica 14 gennaio 2024, intitolato “Videro dove abitava e rimasero con lui”
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Domenica scorsa è iniziato il tempo ordinario dell’anno liturgico. La bellezza di questo tempo sta nel fatto che invita a vivere la vita ordinaria come cammino di santità, di fede e di amicizia con Gesù.
In queste prime domeniche, prima della Quaresima, scopriremo che essere cristiani non è un moralismo, ma seguire Gesù e, quindi, vedremo gli atteggiamenti fondamentali del discepolo, come preparazione a saper ascoltare e accogliete tutta la predicazione di Gesù.
La Parola di Dio che oggi proclamiamo ci presenta la fede come chiamata di Dio che ci ama, e come risposta dell’uomo che si apre a Dio, si lascia amare da Lui e si lascia trasformare dal suo amore. Tutta la vita dell’uomo è vocazione, chiamata di Dio e risposta dell’uomo: chiamata alla vita, chiamata alla santità, chiamata a una specifica vocazione-missione, chiamato ogni giorno a fare la sua volontà. Forse per questo la Chiesa ci invita a iniziare ogni giorno la Liturgia delle Ore con l’invitante Salmo: Ascoltate oggi la voce del Signore, non indurite i vostri cuori (Sal 94).
Tuttavia, molte volte viviamo circondati da preoccupazioni, paure e rumori che ci impediscono di ascoltare la voce di Dio. Poiché Dio continua a chiamare, continua a invitare alla fede…, quello che succede è che a volte diventiamo sordi.
Perché viviamo nel mondo dei rumori. Il silenzio ci disturba, ci sconcerta, e la Parola di Dio ci annuncia oggi che Dio si fa ascoltare nel silenzio di un cuore umile, vuoto di ansie, di autosufficienza e di egoismo. Samuele udì la voce del Signore nel silenzio della notte: per questo poté ascoltare il Signore.
Perché la chiamata del Signore è dolce, e il nostro atteggiamento deve essere attento, in ascolto, perché Lui è il Signore, noi I discepoli, Lui è te l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo, il Redentore che libera noi dalla schiavitù del peccato.
I primi discepoli ascoltarono le parole di Giovanni Battista che indicò Gesù e andò dietro a Lui. La loro risposta fu l’inizio di una vita nuova. Talmente nuovo che – come un segno – cambia anche il nome: Tu sei Simone… ti chiamerai Cefa, Dio continua a parlare anche oggi, e la sua Parola compromette il nostro modo di vivere.
La nostra risposta alla chiamata di Dio comporta la rottura con lo stile di vita del mondo per accogliere Cristo come la luce che illumina la vostra vita, i vostri atteggiamenti, le vostre opere; e, con quella luce di Cristo nel cuore, lascia che lo Spirito Santo costruisca la tua vita come Lui vuole, vivendo la tua vocazione alla santità.
Il Signore ti invita a seguirlo, a essere santo, hai il coraggio?
Vieni, Spirito Santo!
Hanno visto dove viveva e sono rimasti con lui: Commento P. Jorge Miró
Domenica 14 gennaio 2024
Padre Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento al Vangelo di oggi, domenica 14 gennaio 2024, intitolato “Videro dove abitava e rimasero con lui”
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Domenica scorsa è iniziato il tempo ordinario dell’anno liturgico. La bellezza di questo tempo sta nel fatto che invita a vivere la vita ordinaria come cammino di santità, di fede e di amicizia con Gesù.
In queste prime domeniche, prima della Quaresima, scopriremo che essere cristiani non è un moralismo, ma seguire Gesù e, quindi, vedremo gli atteggiamenti fondamentali del discepolo, come preparazione a saper ascoltare e accogliete tutta la predicazione di Gesù.
La Parola di Dio che oggi proclamiamo ci presenta la fede come chiamata di Dio che ci ama, e come risposta dell’uomo che si apre a Dio, si lascia amare da Lui e si lascia trasformare dal suo amore. Tutta la vita dell’uomo è vocazione, chiamata di Dio e risposta dell’uomo: chiamata alla vita, chiamata alla santità, chiamata a una specifica vocazione-missione, chiamato ogni giorno a fare la sua volontà. Forse per questo la Chiesa ci invita a iniziare ogni giorno la Liturgia delle Ore con l’invitante Salmo: Ascoltate oggi la voce del Signore, non indurite i vostri cuori (Sal 94).
Tuttavia, molte volte viviamo circondati da preoccupazioni, paure e rumori che ci impediscono di ascoltare la voce di Dio. Poiché Dio continua a chiamare, continua a invitare alla fede…, quello che succede è che a volte diventiamo sordi.
Perché viviamo nel mondo dei rumori. Il silenzio ci disturba, ci sconcerta, e la Parola di Dio ci annuncia oggi che Dio si fa ascoltare nel silenzio di un cuore umile, vuoto di ansie, di autosufficienza e di egoismo. Samuele udì la voce del Signore nel silenzio della notte: per questo poté ascoltare il Signore.
Perché la chiamata del Signore è dolce, e il nostro atteggiamento deve essere attento, in ascolto, perché Lui è il Signore, noi I discepoli, Lui è te l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo, il Redentore che libera noi dalla schiavitù del peccato.
I primi discepoli ascoltarono le parole di Giovanni Battista che indicò Gesù e andò dietro a Lui. La loro risposta fu l’inizio di una vita nuova. Talmente nuovo che – come un segno – cambia anche il nome: Tu sei Simone… ti chiamerai Cefa, Dio continua a parlare anche oggi, e la sua Parola compromette il nostro modo di vivere.
La nostra risposta alla chiamata di Dio comporta la rottura con lo stile di vita del mondo per accogliere Cristo come la luce che illumina la vostra vita, i vostri atteggiamenti, le vostre opere; e, con quella luce di Cristo nel cuore, lascia che lo Spirito Santo costruisca la tua vita come Lui vuole, vivendo la tua vocazione alla santità.
Il Signore ti invita a seguirlo, a essere santo, hai il coraggio?
Vieni, Spirito Santo!
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