Giovedì Santo: Amore fatto Eucaristia
Nel Giovedì Santo, la Chiesa celebra il dono supremo dell'amore di Cristo: l'Eucaristia, il sacerdozio ministeriale e il comandamento dell'amore. Una giornata ricca di fede, silenzio e adorazione che culmina con la visita ai sette monumenti

Cosa si celebra il Giovedì Santo?
Il Giovedì Santo è l’inizio del Triduo Pasquale, cuore dell’anno liturgico. In quel giorno la Chiesa commemora tre eventi centrali per la fede cattolica:
- L’istituzione dell’Eucaristia, quando Gesù, nell’Ultima Cena, si dona sacramentalmente ai suoi discepoli sotto le specie del pane e del vino (cfr Mt 26,26-28).
- L’istituzione del sacerdozio ministeriale, mediante l’ordinazione degli Apostoli affinché perpetuassero la loro presenza nella Chiesa mediante il sacramento dell’Ordine (cfr Lc 22,19).
- Il comandamento dell’amore fraterno, che Gesù esemplifica lavando i piedi ai suoi discepoli (cfr Gv 13,1-15).
Nella Messa vespertina “In Coena Domini”, la liturgia assume un carattere particolare: il Gloria viene cantato con le campane, che poi tacciono fino alla Veglia pasquale; Si esegue la lavanda dei piedi e, al termine, il Santissimo Sacramento viene solennemente trasferito nel “monumento”, luogo predisposto per il culto.
Perché questa giornata viene celebrata con tanta solennità?
Il Giovedì Santo è la festa dell’amore. Cristo si consegna prima di essere consegnato. Come afferma il Catechismo (n. 1323): «Il nostro Salvatore, nell’Ultima Cena, la notte in cui fu tradito, istituì il Sacrificio eucaristico del suo Corpo e del suo Sangue».
È la notte in cui Gesù anticipa la sua Passione e la trasforma in offerta volontaria per amore di tutti. L’Eucaristia non è solo un simbolo: è il Corpo e il Sangue del Signore. In questo giorno viene rivelato il cuore stesso della fede cattolica.
La devozione di visitare i sette monumenti
Un’antica tradizione che molte persone seguono il Giovedì Santo è quella di visitare sette chiese o monumenti eucaristici per adorare il Santissimo Sacramento. Questa pratica ha radici a Roma e si è diffusa in molte parti del mondo cattolico, in particolare in Spagna, Filippine e America Latina.
La visita ai sette monumenti simboleggia l’accompagnamento spirituale di Gesù nei suoi momenti di solitudine, dall’Orto degli Ulivi alla prigione, ed è in relazione ai “sette luoghi” dove Gesù trascorse la notte del suo arresto:
- Dal Cenacolo all’Orto del Getsemani.
- Dal Getsemani alla casa di Anna.
- Da Anna alla casa di Caifa.
- Da Caifa al pretorio di Pilato.
- Da Pilato a Erode.
- Ritorno da Erode a Pilato.
- Da Pilato al Calvario.
In ogni chiesa si recita solitamente una breve preghiera di adorazione al Santissimo Sacramento, seguita da un Padre Nostro e un’Ave Maria. In totale si recitano sei Padre Nostro e sei Ave Maria, non sette, perché all’ultimo monumento si resta in silenzio per accompagnare Cristo nella sua consegna finale, senza altre parole se non la contemplazione. Questo gesto esprime il raccoglimento interiore di fronte al mistero della sua Passione.
Preghiere per il Giovedì Santo
Ecco alcune preghiere che possono accompagnare il culto:
Preghiera davanti al Santissimo Sacramento
Signore Gesù, in questo giorno santo ti adoriamo presente nell’Eucaristia.
Ci uniamo alla tua devozione nel Cenacolo e vogliamo accompagnarti nella tua Passione.
Donaci un cuore umile, puro e amorevole come il tuo.
Aumenta la nostra fede nella tua presenza reale e rendici testimoni del tuo amore nel mondo. Amen.
Preghiera sacerdotale per le vocazioni
Signore Gesù, che nell’Ultima Cena hai donato ai tuoi Apostoli il dono del sacerdozio,
Ti chiediamo per tutti i sacerdoti del mondo: santificali, proteggili, guidali.
Suscita nuove vocazioni generose, che celebrino con fede e devozione la tua Eucaristia.
Che non manchi mai qualcuno che distribuisca il tuo Corpo a coloro che hanno fame di te. Amen.
Preghiera mariana
Maria, Madre del Bell’Amore,
Hai accompagnato Gesù fino alla croce.
Insegnaci a vivere con fede questo Giovedì Santo,
e ad amare il tuo Figlio presente nell’Eucaristia.
Prega per noi ora e sempre. Amen.
Un giorno per l’amore
Il Giovedì Santo non è solo una memoria liturgica: è un invito a vivere l’amore attraverso azioni concrete. Eucaristia, sacerdozio e amore fraterno sono profondamente uniti. Accompagnare Gesù in questo giorno significa ritornare all’origine, alla fonte viva del cristianesimo.
Che questa giornata ci trovi nell’adorazione, nel silenzio e nella gratitudine. Perché l’Amore si è fatto Pane… ed è rimasto con noi.
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