Prima di lasciare Erbil per fare ritorno in aereo a Baghdad per trascorrervi l’ultima notte in Iraq, Papa Francesco, al termine della Santa Messa nello Stadio di Erbil, ultimo appuntamento ufficiale del viaggio apostolico nel Paese mediorientale, ha incontrato Abdullah Kurdi, papà del piccolo Alan Kurdi, naufragato con il fratello e la madre sulle coste turche nel 2015 mentre con la famiglia tentava di raggiungere l’Europa.
“Il Papa – ha spiegato il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni – si è intrattenuto a lungo con lui e con l’aiuto dell’interprete ha potuto ascoltare il dolore del padre per la perdita della famiglia ed esprimere la profonda partecipazione sua e del Signore alla sofferenza dell’uomo. Il signor Abdullah ha manifestato gratitudine al Papa per le parole di vicinanza alla sua tragedia e a quella di tutti quei migranti che cercano comprensione, pace e sicurezza lasciando il proprio paese a rischio della vita”.
Alan Kurdi era il bambino di tre anni, di etnia curda, il cui cadavere fu ritrovato il 2 settembre 2015 su una spiaggia nei pressi di Bodrum. La foto del suo corpicino con la maglietta rossa, scattata dalla giornalista turca Nilüfer Demir, fece rapidamente il giro del mondo e divenne il simbolo della disperazione dei migranti e della crisi dell’Europa di fronte all’emergenza umanitaria della guerra in Siria.
Questo incontro è stata l’ultima carezza del Papa a quella terra così colpita da guerra, lutti e violenze, che da anni soffre le conseguenze dell’odio e del sospetto reciproco.
Domani mattina alle 9.20 presso l’aeroporto internazionale di Baghdad è in programma la cerimonia di congedo del Santo Padre dall’Iraq. L’aereo che riporterà Papa Francesco in Italia decollerà alle 9.40. L’atterraggio all’aeroporto di Roma Ciampino è previsto alle 12.55