“Per i pellegrini della speranza” è l’intenzione di preghiera scelta da Francesco per il mese di dicembre, una chiamata speciale nel contesto del prossimo Giubileo 2025. Per questo il Papa ci chiede di “pregare affinché questo Giubileo ci rafforzi” nella fede, ci aiuta a riconoscere Cristo risorto in mezzo alla nostra vita e ci trasforma in pellegrini della speranza cristiana”.
Il tema del Video del Papa di dicembre, pellegrini e speranza, riflette uno dei pilastri fondamentali di questo pontificato. Per questo Francesco invita i fedeli a essere testimoni della “speranza cristiana” in un mondo dove predominano la disperazione e la sfiducia. “La speranza cristiana è un dono di Dio che riempie di gioia la nostra vita. E oggi ne abbiamo tanto bisogno. “Il mondo ne ha tanto bisogno!” sottolinea nel suo fiducioso videomessaggio attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa e realizzato in collaborazione con la Fondazione Pro Rete Mondiale di Preghiera del Papa e il Dicastero per l’Evangelizzazione.
La barca e l’ancora
Nel tempo della pandemia, durante la Statio Orbis in una piazza San Pietro deserta, Francesco aveva utilizzato la metafora evangelica della barca in mezzo alla tempesta, per ricordare la fragilità e la confusione dell’umanità di fronte alle grandi prove. In un certo senso, nell’intenzione di preghiera di questo mese, il Santo Padre ci rimette su quella barca, ma per sottolineare l’importanza dell’ancora: «La speranza – dice, infatti, accompagnando le sue parole con gesti molto eloquenti – è un’ancora che si getta con la corda e si radica sulla spiaggia. E dobbiamo aggrapparci alla corda della speranza”.
Seguendo le orme di Abramo
“La virtù della speranza ci dà tanta forza per camminare nella vita”, ha detto Francesco nell’udienza generale del 28 dicembre 2016 dedicata alla figura di Abramo, che, da un lato, non ha “paura di vedere la realtà” per quello che è” e, d’altro canto, è capace di “andare oltre la ragione umana, la saggezza e la prudenza del mondo, oltre ciò che normalmente viene considerato il buon senso, per credere nell’impossibile”. Come Abramo, anche i protagonisti del Video del Papa di questo mese partono dalle proprie difficoltà: le preoccupazioni di una donna per la dispensa vuota, i dubbi di una studentessa sul suo futuro.
“Riempiamo la nostra vita quotidiana con il dono che Dio ci fa della speranza e lasciamo che raggiunga tutti coloro che attraverso di noi la cercano”, dice il Papa nel messaggio che accompagna la sua intenzione di preghiera. E proprio questo accade ai due protagonisti del video: entrambi trovano, sul loro cammino, alcuni “pellegrini della speranza” che li accolgono e li consolano, invitandoli a unirsi al loro metaforico cammino verso la Porta Santa, che resterà aperta per tutto il tempo il Giubileo.
Giubileo 2025, una chiamata a camminare con speranza
Proprio il Giubileo 2025, che ha per tema “Pellegrini di speranza”, sarà un momento di festa e di profonda riflessione. Il cosiddetto “Anno Santo” non è solo una tappa nel cammino della fede, ma anche una chiamata a riconoscere Cristo nella vita di ogni giorno. Nella lettera al pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, monsignor Rino Fisichella, Francesco ha sottolineato che la pandemia ha indebolito la speranza nella società e che “dobbiamo tenere accesa la fiamma della speranza che ci è stata donata”. In questo senso, il Giubileo si presenta come un’occasione per rafforzare questa speranza e condividerla in un mondo che ne ha urgente bisogno.
Lo stesso Dicastero ha collaborato con la Rete Mondiale di Preghiera del Papa alla realizzazione del video di questo mese, che – come spiega mons. Rino Fisichella – vuole trasmettere un messaggio fondamentale anche ai giovani: “Siamo grati per l’opportunità di sostenere il Santo Padre e l’iniziativa del Video del Papa sulla Speranza in vista del Giubileo 2025. A pochi giorni dall’apertura del primo Giubileo Ordinario del XXI secolo, ricordiamo il versetto del Salmo 27 che Papa Francesco ha posto al termine della Bolla che annuncia l’Anno Santo: Spes non confundit: «Aspetta nel Signore e sii forte; Abbi coraggio e aspetta il Signore» (Sal 27,14). Queste parole sono un invito a non lasciarci mai togliere la speranza, in nessuna controversia o in nessuna difficoltà particolare della vita, nemmeno nella situazione in cui si trova il nostro mondo, oggi ferito da guerre, violenze e sofferenze. Preghiamo affinché, attraverso questo video, mezzo di comunicazione pensato per i giovani, giunga a tutti il messaggio che la speranza non delude perché fondata sull’amore di Dio”.
Il mondo ha bisogno di speranza
“Sperare contro ogni speranza”, come fece Abramo, non è razionalmente possibile. “Ma la ragione non ha tutte le soluzioni, a maggior ragione nella società odierna, così piena di contraddizioni, e la speranza è una sfida inevitabile”, sottolinea Stefano Simontacchi, socio fondatore e membro del consiglio direttivo della PRO Rete Mondiale di Preghiera Fondazione del Papa, che ha contribuito alla realizzazione di questo video: “Da molto tempo i giovani vivono il futuro come una minaccia che provoca infelicità. L’abbandono alla paura rischia di far perdere il senso stesso dell’esistenza. E come Gesù ci insegna nei Vangeli, la fede è l’antidoto alla paura. La speranza è la manifestazione nella nostra vita della dimensione della fede. Credo che la spirale positiva che innesca una vita vissuta con consapevolezza e con uno scopo sia composta da uno stato di inizio, di speranza (fiducia), da una disposizione di gratitudine e da un’energia che muove tutto e che traduce tutto in azione, che è Amore. Accogliamo allora l’invito di Papa Francesco e prepariamoci a vivere come pellegrini della speranza”.
Una chiamata a camminare insieme
Padre Cristóbal Fones S.J., direttore internazionale a interim della Rete Globale di Preghiera del Papa, riflette: “Con l’apertura della Porta Santa all’inizio del Giubileo 2025, il Papa ci mostra simbolicamente le tante porte che devono essere aperte, porte per uscire incontrare gli altri e lasciare che gli altri entrino nella nostra vita; porte di libertà fondate sulla nostra speranza cristiana. Come discepoli di Gesù risorto, non siamo alla deriva nel nostro cammino di pellegrinaggio, ma saldamente ancorati a Lui. Questo Giubileo è una grande opportunità per aprirci con coraggio a condividere la luce della speranza che la fede ci porta, soprattutto con tutti coloro che, in mezzo all’immediatezza e all’incertezza in cui viviamo, hanno perso la capacità di sognare”.