Fate ciò che vi dice: Commento di Padre Jorge Miró

Domenica 19 gennaio 2025

Nozze di Cana © Canva

Padre Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento al Vangelo di questa domenica, 19 gennaio 2025, intitolato “Fate tutto quello che vi dirà”.

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Domenica scorsa, con la celebrazione del Battesimo del Signore, si è concluso il tempo natalizio e ha avuto inizio il tempo ordinario dell’anno liturgico, che ci invita a vivere la vita quotidiana come cammino di santità, cioè di fede e di amicizia con Gesù. . , il Maestro e il Signore.

In queste prime domeniche, prima della Quaresima, scopriremo che essere cristiani non è un moralismo, ma seguire Gesù e, pertanto, vedremo gli atteggiamenti fondamentali del discepolo, come preparazione per poter ascoltare e accogliamo tutta la predicazione di Gesù.

E la Parola che il Signore ci dona oggi ci mostra la novità della vita nuova che Gesù Cristo ci porta.

Il miracolo di Cana avviene sette giorni dopo che Giovanni Battista aveva indicato Gesù come l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo, annunciandoci che inizia un nuovo tempo, la nuova creazione.

L’ambientazione delle nozze ci racconta la nuova alleanza. L’acqua è l’acqua delle antiche purificazioni, che viene sostituita dal vino nuovo.

Il segno di Cana inaugura i tempi nuovi voluti da Dio e annunciati dai profeti: per amore di Sion non tacerò… finché non spunti l’aurora della sua giustizia… Sarai corona splendente nella mano di il Signore e un diadema regale nel palmo della mano del tuo Dio. … Come un marito gioisce per la moglie, così il tuo Dio gioisce con te.

Gesù è lo Sposo, il Messia che viene da Dio per stringere l’alleanza nuziale con il suo popolo. Maria è la donna perfetta, la nuova Eva, che sta accanto al nuovo Adamo alla nascita della nuova umanità.

La grande novità che Gesù ha portato è il dono del suo Spirito, di cui ciascuno ha una manifestazione nella comunità per il bene comune: a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune.


L’abbondanza dei carismi manifesta l’accoglienza del dono dello Spirito Santo e riempie di gioia e di felicità la vita della Chiesa, perché è lì che si manifesta la fecondità che viene dallo Spirito.

Il carisma è una grazia, un dono concesso da Dio Padre, attraverso l’azione dello Spirito Santo. Ed è un dono gratuito che viene dato a qualcuno, non perché sia ​​migliore degli altri o perché lo abbia meritato: è un dono che Dio gli fa perché con la stessa gratuità e lo stesso amore lo metta al servizio dell’intera comunità, per il bene di tutti. Il carisma è un dono: solo Dio lo dona.

Non è possibile capire da soli se si ha carisma e cosa sia. È nel cuore della comunità che germogliano e fioriscono i doni di cui il Padre ci colma; ed è all’interno della comunità che impariamo a riconoscerli come segno del suo amore per tutti i suoi figli (cfr Francesco, 1-X-2014).

Il primo segno della presenza dello Spirito è confessare che Gesù è il Signore: nessuno può dire: «Gesù è il Signore!» Se non sotto l’azione dello Spirito Santo (cfr 1 Cor 12,3). Confessione di fede, che non è pura teoria, ma l’inizio del cammino del discepolato: «Fate tutto quello che vi dirà».

Essere cristiani non è un moralismo. Essere cristiani significa seguire Gesù. Non si tratta solo di rispettare le regole; ma l’inizio di una vita nuova nella quale io vivo, ma non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me (cfr Gal 2,20).

Essere cristiani significa seguire Gesù, vivere come Lui ha vissuto, lasciare che Lui guidi la tua vita, lasciare che Gesù Cristo sia il Signore della tua vita, di tutta la tua vita.

Fate come Gesù, che è passato attraverso questo mondo fedele alla volontà di Dio Padre e facendo del bene a tutti! Ecco come troverai la vera felicità.

Se credi, vedrai la gloria di Dio!

Vieni, Spirito Santo!
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