Studi sul femminismo e sul patriarcato, su disabilità, economia e adozioni. Ma anche studi storici e biblici, teatro, arte, letteratura e cinema. Nell’anno Famiglia Amoris Laetitia, il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II rilancia la sfida degli studi su Matrimonio e Famiglia con un’offerta formativa che guarda sempre più lontano, allargando il proprio orizzonte e aprendosi in particolare ai laici. In attesa a settembre del nuovo preside Philippe Bordeyne.
Il nuovo piano di studi del Giovanni Paolo II segue i due sentieri tracciati da papa Francesco. Da un lato i percorsi formativi in Teologia del matrimonio e della famiglia; dall’altro quelli in Scienze del matrimonio e della famiglia, particolarmente indicati per i laici, come professionisti che operano nel campo della formazione e dell’assistenza socio-sanitaria, dei consultori e dei presidi educativi, delle istituzioni diocesane e delle comunità parrocchiali.
Percorsi Amoris Laetitia
Tra le novità dell’anno accademico 2021-2022 ci saranno anche i Percorsi Amoris laetitia. Si potranno frequentare anche in modalità online e saranno rivolti a laici, coppie, presbiteri, religiosi che operano nei vari contesti della Chiesa italiana.
L’Istituto Giovanni Paolo II costituisce oggi il più autorevole centro specialistico, a livello mondiale, nel campo degli studi su matrimonio e famiglia. Per far fronte alle restrizioni legate all’attuale emergenza sanitaria e favorire l’iscrizione di studenti impossibilitati a venire stabilmente a Roma, l’Istituto mette a disposizione degli studenti i mezzi più adeguati per garantire sia la didattica in presenza, che quella online.
Negli ultimi anni l’Istituto si è dotato di nuovi strumenti come la Cattedra Gaudium et Spes e il Family International Monitor. Inoltre, ha approfondito la narrazione della famiglia nel cinema e in televisione attraverso eventi come il festival Popoli e Religioni e un ciclo di incontri online con registi, critici e dirigenti televisivi, che hanno segnato nuove tappe nel percorso di rinnovamento e rilancio dell’Istituto.
Paglia: “Processo di riforma”
“Desideriamo dialogare ancor più intensamente con le numerose istituzioni ecclesiali, sociali e civili che hanno a cuore la condizione storica delle famiglie” spiega l’arcivescovo Vincenzo Paglia, Gran Cancelliere dell’Istituto. “E per farlo si impone un coraggioso processo di riforma per quanto riguarda le pratiche di apprendimento e i metodi di ricerca che sappiano accompagnare la formazione di un pensiero critico, creativo e cooperativo”.
Anche per questo i corsi tradizionali sono affiancati da laboratori aperti a tutti e particolarmente indicati per l’aggiornamento dei laici, dedicati rispettivamente alle pratiche dell’accompagnamento familiare (counseling, coaching, mentoring) e alle arti come luogo espressivo delle dinamiche familiari.
“La separazione tra riflessione teologica e prassi pastorale è quanto mai deleteria per la Chiesa” aggiunge Paglia. “La vita delle comunità cristiane non è una realtà in cui ‘applicare’ conoscenze acquisite altrove”.
Strumenti per le sfide contemporanee
“Naturalmente analogo potenziamento riguarda l’area teologico-pastorale – gli fa eco il preside Pierangelo Sequeri – particolarmente aggiornata per quanto riguarda la visione cristiana della differenza e dell’alleanza uomo-donna nell’ambito della creazione, della società, della Chiesa. E quindi del suo linguaggio e delle sue pratiche sacramentali, testimoniali, pastorali. In questo senso, nell’ambito della sua specializzazione, costituisce un unicum nel dominio degli alti studi di carattere universitario mediante i quali la Chiesa si impegna a fronteggiare l’epoca nuova e a servire evangelicamente la società alla quale è contemporanea”.
Le iscrizioni si ricevono dal 1° giugno 2021. È possibile iscriversi ed iniziare a seguire i corsi anche a partire dal secondo semestre. Il 21 maggio è previsto anche un Open Day online con la presentazione live dei corsi, che consentirà di entrare in aule virtuali e di porre domande ai docenti.