In seguito alle indagini del Promotore di Giustizia, l’uomo è stato arrestato il 27 maggio, dopo che il volume era stato scambiato con una somma di denaro in Vaticano. La prossima settimana verrà presa una decisione sull’accusa.
Un ex dipendente della Fabbrica di San Pietro era stato arrestato a fine maggio con l’accusa di tentata estorsione. Lo rende noto l’Ufficio del Promotore di Giustizia dopo la pubblicazione della notizia sul quotidiano italiano Domani.
Alla base dell’accusa c’è un manoscritto del Bernini di 18 pagine, con miniature dorate, in cui, secondo gli studiosi, sarebbero contenute le prime specifiche per la doratura dei fregi del baldacchino della Basilica di San Pietro, che era scomparso dalla Fabbrica archivi. Il manoscritto era ricomparso in un testo pubblicato nel 2021, con allegata copia fotostatica. Il curatore del volume, ex dipendente della Fabbrica, aveva successivamente avviato le trattative con la Basilica per la restituzione del volume.
Ha seguito di una denuncia della Fabbrica, l’ufficio del Promotore di Giustizia ha poi avviato le indagini e ha seguito le fasi della trattativa fino alla fase finale, il 27 maggio, quando il volume è stato scambiato con una somma di denaro in Vaticano e il soggetto in questione è stato arrestato.
L’imputato è attualmente detenuto presso la Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano. Nei giorni scorsi è stato sottoposto a due interrogatori e la prossima settimana, secondo il gip, il Promotore di Giustizia prenderà una decisione sull’accusa.