Don Marco Pagniello, della diocesi di Pescara – Penne, finora responsabile Ufficio Politiche sociali e Promozione umana, è il nuovo direttore della Caritas Italiana. Subentra a don Francesco Soddu, vescovo eletto di Terni. Lo ha nominato il Consiglio permanente della Cei a margine dell’Assemblea generale dei vescovi che si è conclusa oggi. Tra i temi scottanti e attuali affrontati anche l’eutanasia e la tutela dei minori.
L’incontro era centrato soprattutto sul cammino sinodale della Chiesa italiana. Il comunicato finale ribadisce la “preoccupazione per una situazione sociale e ambientale che rischia di penalizzare soprattutto i giovani e i più deboli, oltre che l’invito a fare del Cammino sinodale un’occasione di incontro e di ascolto di tutti, in particolare di quanti vivono con difficoltà l’appartenenza ecclesiale o sono disillusi”.
Ribadito il no all’eutanasia
Un passaggio importante ha riguardato il fine vita, soprattutto dopo la recente decisione favorevole al suicidio assistito del Comitato etico delle Marche. Un provvedimento che spalanca le porte all’eutanasia. I vescovi hanno espresso “profonda vicinanza e condivisione a quanti si trovano in condizioni di fragilità, ricordando che la sacralità di ogni vita umana non viene meno neppure quando la malattia e la sofferenza sembrano intaccarne il valore.
Avere compassione di un malato significa sostenerlo con terapie adeguate e con affetto, restituendogli la speranza nel Cristo medico, che guarisce e salva. Perciò, la Presidenza della CEI rilancia la richiesta di applicare, in modo uniforme e diffuso, la legge sulle cure palliative e la terapia del dolore, tecniche capaci di ridare dignità alla vita dei malati, anche di quelli inguaribili o di quelli che sembrano aver smarrito il senso del loro stare al mondo”.
Tutela dei minori
Spazio anche al tema della tutela dei minori. Il presidente del Servizio nazionale per la Tutela dei Minori, mons. Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia, ha presentato un aggiornamento circa le iniziative e le strutture finora messe in campo per contrastare la piaga degli abusi sui minori e le persone vulnerabili, dentro e fuori dalla Chiesa, dopo l’emanazione delle Linee Guida del giugno 2019.
“Queste hanno senz’altro segnato una svolta nel tipo di approccio a questo gravissimo fenomeno” afferma il comunicato. Vengono citate “la cura educativa svolta nelle comunità ecclesiali per l’educazione alla relazione e alla maturità affettiva e sessuale; la creazione della rete dei Referenti nei Servizi per la Tutela dei Minori in tutte le Diocesi italiane e di numerosi Centri di ascolto per la raccolta di denunce e segnalazioni; la pubblicazione di tre Sussidi per formare gli operatori pastorali e adottare misure per contrastare i rischi e rendere più sicuri gli ambienti; la promozione di numerosi incontri per clero e religiosi, catechisti e laici educatori e allenatori e operatori della Caritas”.
Giornata per le vittime
Ricordata anche la celebrazione della Giornata nazionale di preghiera del 18 novembre, data scelta dall’Europa per combattere il fenomeno e sostenere le vittime. “Su questa linea – conclude la Cei – verranno compiuti ulteriori passi per implementare e rafforzare l’azione a tutela dei minori e delle persone vulnerabili. La Chiesa vuole essere sempre accanto alle vittime, alle quali intende continuare a offrire ascolto, sostegno e vicinanza, non dimenticando mai la sofferenza che hanno provato”.