Oltre 100.000 persone hanno già reso omaggio alla salma di Benedetto XVI nella basilica di San Pietro mentre si mettono a punto gli ultimi preparativi per le esequie. Il funerale sarà presieduto da Papa Francesco, un inedito nella storia della Chiesa, giovedì 5 alle ore 9.30. Anche per questo motivo il libretto della celebrazione contiene elementi propri, come ha spiegato in un briefing il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni, mentre ne mancano altri che sono peculiari per il Papa regnante. Per esempio, non si faranno le suppliche finali della diocesi di Roma e delle Chiese orientali. All’altare, considerando le condizioni di Papa Francesco, ci sarà il cardinale decano Giovan Battista Re.
La bara di Benedetto XVI
Bruni ha chiarito che il Papa emerito non sarà sepolto con la ferula (il pastorale del Pontefice) perché è un oggetto che non si è mai messo nelle tombe dei Papi. Il corpo di Benedetto XVI sarà chiuso domani nel tardo pomeriggio in una bara di legno di cipresso insieme ad alcune monete e medaglie del pontificato, al pallio o ai palli vescovili (non ha specificato se saranno entrambi, quello da arcivescovo di Monaco e quello pontificio) e al rogito, un documento che riassume brevemente il pontificato, chiuso in un cilindro metallico.
Il feretro giovedì sarà portato dalla basilica sul sagrato di piazza San Pietro alle 8.50 e subito inizierà la recita del S. Rosario. Al termine delle esequie verrà trasportato nelle Grotte Vaticane e intorno alla cassa saranno collocate tre fettucce con i sigilli della Camera Apostolica, della Casa Pontificia e dell’Ufficio delle celebrazioni liturgiche. Poi questa cassa sarà chiusa in una seconda di zinco, saldata e sigillata, e infine in una terza bara di legno di rovere. A quel punto avverrà la tumulazione nella tomba che già fu di Giovanni Paolo II.
L’omaggio di Orban
Questa mattina a rendere omaggio a Benedetto XVI è giunto, tra gli altri, il premier ungherese Viktor Orban, accompagnato dalla moglie. Ai funerali ci saranno le delegazioni ufficiali di Italia, con il presidente Mattarella, e Germania, con il presidente Frank Walter Steinmeier e il cancelliere Olaf Scholz. Ma saranno molte le personalità presenti, oltre agli ambasciatori presso la S. Sede.
Al momento hanno confermato la loro presenza la regina madre di Spagna, Sofia, con il ministro Bolanos, il re del Belgio Filippo, i presidenti di Polonia, Andrzej Duda, Portogallo, Marcelo Nuno Duarte Rebelo de Sousa, e Ungheria, Katalin Novak. La Francia sarà rappresentata dal ministro dell’Interno Gérald Darmanin. Per la Baviera, terra d’origine di Benedetto XVI, il governatore Markus Soder.
Le delegazioni ecumeniche
Per quanto riguarda le altre confessioni, il Patriarcato di Mosca invierà il numero due, il metropolita Antonji. Per il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli ci saranno i metropoliti Emmanuel di Calcedonia e Policarpo d’Italia. La Comunione anglicana sarà presente con il rappresentante dell’arcivescovo di Canterbury presso la S. Sede, l’arcivescovo Ian Ernest. Numerosi anche i rappresentanti di Chiese ortodosse e riformate. Infine, sono già circa 600 i giornalisti accreditati per un evento che avrà una risonanza mondiale.