Il prossimo 8 ottobre nella chiesa dell’Immacolata di Genova sarà chiusa la fase diocesana per la causa di beatificazione dei Servi di Dio Alberto Michelotti e Carlo Grisolia, i due amici genovesi, che è stata aperta nel 2005. L’evento chiude l’Inchiesta Diocesana, un vero e approfondito processo per questi due amici che diventano cammino e modello di santità. Così gli atti di questa prima fase passeranno alla Congregazione delle Cause dei Santi a Roma. La cerimonia inizierà alle 16, in seguito alle 18.30 la S. Messa celebrata da S.E.il Vescovo Mons. Marco Tasca. Vista l’importanza di questo atto sia il rito che la Messa sono aperte al pubblico. Sarà possibile seguire la diretta in streaming sul canale Il Cittadino TV.
La cerimonia di cui si parla è la sessione di chiusura dell’Inchiesta Diocesana, o per meglio dire delle due inchieste diocesane, trattandosi appunto di due cause distinte, accomunate però dalla stessa preghiera di intercessione. Parteciperanno il rappresentante del Vescovo, Mons. Mario Ostigoni, il Giudice delegato, Luigi Nuovo, il Promotore di Giustizia, Mons. Michele De Santi, il Notaio can. Andrea Fasciolo e il Postulatore Avv. Emilio Artiglieri.
Saranno presenti le mamme dei due giovani, rappresentanti del Comitato promotore e la comunità del Movimento dei focolari.
La causa passa a Roma
Nella fase romana le informazioni fornite dalla diocesi verranno esaminate e valutate accuratamente. Se la Congregazione delle Cause dei Santi concederà il decreto di validità, questi servi di Dio diventeranno “venerabili”. Perché siano considerati prima “beati” e poi “santi” saranno necessari due miracoli, avvenuti per loro intercessione. Ma visto che la preghiera è unica per tutti e due, saranno “santi insieme”. È comunque sempre il Papa che decide se procedere alla beatificazione. Si cerca sempre che, se un Servo di Dio viene beatificato o canonizzato, sia capace, con la sua vita, di trasmettere un messaggio importante al Popolo di Dio.
Due giovani focolarini
Carlo e Alberto, giovani aderenti al Movimento dei focolari, sono due vite che si spengono prematuramente nel 1980. Alberto passa all’altra vita il 18 agosto, precipitando durante una scalata sulle Alpi Marittime, mentre quasi contemporaneamente a Carlo viene diagnosticato un cancro, che lo condurrà alla fine quaranta giorni dopo l’amico. Carlo e Alberto hanno vissuto fra loro e con i loro coetanei un’intensa storia di amicizia sostenuta dall’ideale evangelico del mondo unito e dalla fraternità universale secondo la spiritualità di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei focolari.
Negli anni seguenti il ricordo e l’ammirazione per questi giovani cresce e si diffonde presto una vera e propria fama di santità nei loro riguardi. Nasce di qui l’iniziativa di avviare la causa di beatificazione e canonizzazione di questi due amici indicati come modello per i cristiani di oggi dal cardinale Tarcisio Bertone quando era arcivescovo di Genova.
“Sulle loro tracce”, Musical “Non esiste un amore più grande”, sono alcune delle tante iniziative, disponibile oggi sul sito web http://www.albertoecarlo.it, ideate perlopiù da giovani di tutto il mondo rimasti abbagliati dal semplice esempio di questi ventenni di Genova che hanno creduto all’amore di Dio.
Per maggiori informazioni è possibile contattare Paolo Puppo 39 348 6974863 del comitato promotore.