Ogni persona ha il diritto fondamentale di chiedere e ottenere asilo e nella Giornata Mondiale del Rifugiato 2022 Caritas Internationalis leva la propria voce ed esprime preoccupazione per la mancanza di solidarietà internazionale nell’accogliere i rifugiati e i richiedenti asilo senza discriminazioni. Le richieste di sicurezza e di una vita dignitosa per i rifugiati sono rimaste per lo più inascoltate. Lo afferma una nota dell’organizzazione caritativa della Chiesa in occasione della Giornata che si celebra oggi.
Oltre 100 milioni di sfollati
Secondo la Caritas, nei primi mesi del 2022, più di 100 milioni di persone sono state forzatamente sfollate in tutto il mondo a causa di persecuzioni, conflitti, violenze o violazioni dei diritti umani e disastri climatici, registrando i livelli più alti di sfollamento mai osservati. Oggi vediamo anche come questi fattori diventino concause degli spostamenti e non possano essere considerati separatamente. Nel periodo 2019-2021, più di 8.436 migranti, compresi i richiedenti asilo, hanno perso la vita e 5.534 migranti sono scomparsi durante il viaggio.
Inoltre, la sicurezza, la dignità e i diritti umani dei richiedenti asilo sono a rischio, a causa di accordi che hanno creato muri fisici e legali attraverso l’esternalizzazione dei controlli alle frontiere regionali e dei processi di asilo esternalizzati.
I corridoi umanitari
Attraverso i corridoi umanitari, i membri della Confederazione Caritas di Europa, Medio Oriente e Africa hanno assistito, insieme ad altre organizzazioni religiose, i richiedenti asilo vulnerabili in fuga da conflitti e violenze, affinché raggiungessero destinazioni sicure e comunità accoglienti dove poter ricominciare la propria vita. Hanno sostenuto il salvataggio e lo sbarco sicuro e protetto delle persone a rischio di vita nel Mediterraneo e in tutto il mondo.
Accanto a ogni rifugiato
Attraverso queste azioni, la Confederazione Caritas è al fianco di ogni rifugiato e richiedente asilo per salvare le loro vite e alimentare una cultura di incontro, non discriminazione e condivisione. Garantire a tutti i rifugiati e ai richiedenti asilo l’accesso ai servizi di base, alla formazione professionale e alle opportunità di lavoro sia nei Paesi di transito che in quelli di destinazione, senza alcuna discriminazione, è fondamentale per ripristinare la loro dignità e la loro aspirazione a una vita serena.
Questo è evidente nel lavoro dedicato del personale e dei volontari Caritas che, sulla scia dello scoppio della guerra in Ucraina, erano pronti alle frontiere per sostenere le migliaia di persone vulnerabili in fuga alla ricerca di sicurezza nei Paesi vicini.
Il dramma dei campi profughi
La Caritas è anche al fianco di coloro che sono costretti a vivere per lunghi periodi in contesti precari come i campi profughi. Caritas Sud Sudan e Caritas Uganda sono particolarmente attive nei campi profughi e IDP con programmi educativi e la distribuzione di pezzi di terra ai rifugiati che vivono nei campi, in collaborazione con l’UNHCR, per consentire loro di ricominciare a vivere del proprio lavoro. In Giordania, dove attualmente risiede l’83% dei rifugiati siriani, la Caritas sta lavorando in collaborazione con il Governo per trovare soluzioni umanitarie sostenibili per alleviare i fardelli affrontati da milioni di uomini, donne e bambini vittime della guerra.
È importante tenere davanti ai nostri occhi il volto, la storia e il dolore di ogni persona colpita da conflitti e violenze, che fugge dalla propria casa per cercare sicurezza. Pertanto, Caritas Internationalis desidera ricordare in questa Giornata Mondiale del Rifugiato che ognuno ha il diritto fondamentale di chiedere e ottenere asilo dalle persecuzioni in altri Paesi, come sancito dall’articolo 14 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e in linea con la Convenzione del 1951.