Comunità di Sant’Egidio: Veglia “Morire di Speranza”

Preghiera dedicata ai 65mila morti in mare dal 1990 ad oggi

Sant'Egidio

MIGRANTI, SANT’EGIDIO: GIOVEDI’ 22 GIUGNO VEGLIA CON IL CARD. ZUPPI IN RICORDO DEI MORTI NEI VIAGGI VERSO L’EUROPA

A Santa Maria in Trastevere alle 18.30, nella basilica e in piazza, la preghiera “Morire di Speranza” dedicata ai 65mila morti in mare dal 1990 ad oggi

Sant’Egidio

In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, che si celebra oggi, 20 giugno, la Comunità di Sant’Egidio invita tutti a partecipare alla veglia “Morire di Speranza”, organizzata insieme alle altre associazioni impegnate nell’accoglienza e nell’integrazione delle persone fuggite da guerre o da situazioni insostenibili nei loro Paesi (Associazione Centro Astalli, Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Federazione Chiese Evangeliche in Italia, Scalabrini Migration International Network, ACLI, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, ACSE).


A Roma, nella basilica di Santa Maria in Trastevere e in piazza, giovedì 22 giugno, alle ore 18,30, verranno ricordate le 65mila persone morte dal 1990 a oggi nel mare Mediterraneo o nelle altre rotte, via terra, dell’immigrazione verso l’Europa. Un conteggio drammatico, che negli ultimi anni ha subito una preoccupante accelerazione: sono infatti ben 24mila le persone che, dal 2015 ad oggi, hanno perso la vita nel Mediterraneo e lungo le vie di terra nel tentativo di raggiungere il nostro continente, con le terribili stragi di Cutro e Kalamata, dei giorni scorsi, che devono scuotere la coscienza dell’Europa e spingerla a ripristinare missioni di salvataggio in mare e aprire vie legali e sicure, sul modello dei corridoi umanitari.

Durante la veglia di Santa Maria in Trastevere, che sarà presieduta, dal card. Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza episcopale italiana, verranno ricordati alcuni nomi di chi è scomparso e accese candele in loro memoria. Nella basilica e in piazza, attraverso un maxischermo, parteciperanno numerosi immigrati di diversa origine, alcuni dei quali venuti in Italia con i corridoi umanitari, e saranno presenti anche familiari e amici di chi ha perso la vita in mare.