San Giovanni della Croce ci ricorda che la carne è il nemico più persistente dell’anima, poiché i suoi attacchi durano tutta la vita. Non si tratta solo del corpo, ma di tutte le inclinazioni disordinate che ci allontanano da Dio: la pigrizia, la gola, la lussuria, la ricerca del piacere egoistico. Per vincere queste passioni, il santo ci offre tre precauzioni essenziali.

1. Lasciati plasmare dagli altri. Invece di cercare conforto e orgoglio nella nostra opinione, San Giovanni della Croce ci esorta ad accettare le correzioni e le difficoltà che provengono dagli altri come mezzo per la nostra purificazione. Proprio come una statua viene scolpita dallo scultore, noi dobbiamo permettere a Dio di plasmarci attraverso le relazioni e le esperienze della vita.
2. Non smettere mai di fare del bene, anche se non ne abbiamo voglia. La carne cerca sempre la via più facile, evitando lo sforzo e la disciplina. Per questo motivo il santo ci avverte che non dovremmo mai abbandonare le buone opere solo perché non sono piacevoli. La costanza nella preghiera, il servizio agli altri e la rinuncia al peccato ci rafforzano contro le tentazioni.
3. Considera la preghiera come cibo per l’anima. La carne tende a distrarsi con i piaceri sensoriali e a dimenticare la dimensione spirituale. San Giovanni della Croce ci ricorda che la preghiera è il mezzo per eccellenza per elevarci al di sopra dei nostri desideri disordinati e trovare la vera pace in Dio.

Dominare la carne non è un compito facile, ma con la grazia di Dio e la pratica di queste precauzioni possiamo vivere con maggiore libertà interiore, abbandonando l’effimero per abbracciare l’eterno. La vera felicità non si trova nei piaceri passeggeri, ma nella vita dello Spirito, dove l’anima trova il suo vero riposo in Dio.

San Giovanni della Croce parla di nove cautele, divise in tre gruppi secondo i nemici dell’anima:

• Tre precauzioni contro il mondo
• Tre precauzioni contro il diavolo
• Tre precauzioni contro la carne