Padre Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento a questo Vangelo, domenica 14 luglio 2024, intitolato “Chiamato a vivere una vita di relazione e amicizia con il Signore”.
***
Tutta la vita è una vocazione, una chiamata di Dio. Esisti perché Dio ti ama, ti ha chiamato alla vita e continua a chiamarti ogni giorno. E, come dice la seconda lettura, Dio ti chiama a essere santo e a essere figlio. Perciò ogni giorno è necessario ascoltare il Signore: ascolta oggi la voce del Signore, non indurire il tuo cuore! E ogni giorno siete chiamati a rispondere al Signore, a vivere una vita di relazione e di amicizia con il Signore, a vivere la sequela.
E la Parola ci ricorda che la Chiesa è chiamata ad annunciare il Vangelo: siamo discepoli missionari.
La missione di Cristo e dello Spirito Santo si realizza nella Chiesa, Corpo di Cristo e Tempio dello Spirito Santo. La missione della Chiesa non si aggiunge a quella di Cristo e dello Spirito Santo, ma ne è il sacramento: con tutto il suo essere e in tutte le sue membra è inviata ad annunciare e a testimoniare (cfr Catechismo 737s).
Tutta la Chiesa è apostolica finché rimane, attraverso i successori di san Pietro e gli apostoli, in comunione di fede e di vita con le sue origini. Tutta la Chiesa è apostolica in quanto “inviata” al mondo intero. Tutti i membri della Chiesa, anche se in modi diversi, partecipano a questo invio.
Gesù li manda a due a due: siano testimoni; i non docenti, che parlano di conoscenze meramente apprese; né i “pettegolezzi”, che parlano per sentito dire. L’annuncio autentico del vangelo è attestare che la parola di Gesù ha vita eterna, attestare che Dio esiste e agisce nella vita di ogni giorno, attestare che il Vangelo è, veramente, buona notizia.
Gesù li manda in maniera puramente gratuita. Non devono confidare nei mezzi umani, ma nel nome di Gesù. Non dovrebbero preoccuparsi del successo. Devono testimoniare la loro assoluta fiducia in Dio, che si prende cura del discepolo. La sua vita sarà così un segno che il Regno di Dio è arrivato in Gesù.
Devono predicare la conversione, espellere i demoni e guarire i malati. Le tre cose vanno insieme. Non possono essere separati. La predicazione deve essere accompagnata dalla guarigione dei malati, fisica e spirituale. Queste guarigioni saranno segno di un dono più grande: annuncio della vita nuova, che viene dal Signore, e preannuncio della risurrezione e della vita eterna alla quale Dio ci chiama.
E anche per scacciare i demoni: tutte le menzogne e gli inganni che inducono l’uomo a dubitare dell’amore di Dio e a voler sostituirsi al suo posto: l’arroganza, l’orgoglio, l’odio, l’avidità… vengono sottomessi, sconfitti e convertiti dalla potenza della Parola di Gesù Cristo e il dono del suo Spirito.
Come ti chiede oggi il Signore di annunciare la buona notizia del Vangelo?
Vieni Spirito Santo! (cfr Lc 11,13).
Chiamati a vivere una vita di relazione e amicizia con il Signore: Commento P. Jorge Miró
Domenica 14 luglio 2024
15 del tempo ordinario
Padre Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento a questo Vangelo, domenica 14 luglio 2024, intitolato “Chiamato a vivere una vita di relazione e amicizia con il Signore”.
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Tutta la vita è una vocazione, una chiamata di Dio. Esisti perché Dio ti ama, ti ha chiamato alla vita e continua a chiamarti ogni giorno. E, come dice la seconda lettura, Dio ti chiama a essere santo e a essere figlio. Perciò ogni giorno è necessario ascoltare il Signore: ascolta oggi la voce del Signore, non indurire il tuo cuore! E ogni giorno siete chiamati a rispondere al Signore, a vivere una vita di relazione e di amicizia con il Signore, a vivere la sequela.
E la Parola ci ricorda che la Chiesa è chiamata ad annunciare il Vangelo: siamo discepoli missionari.
La missione di Cristo e dello Spirito Santo si realizza nella Chiesa, Corpo di Cristo e Tempio dello Spirito Santo. La missione della Chiesa non si aggiunge a quella di Cristo e dello Spirito Santo, ma ne è il sacramento: con tutto il suo essere e in tutte le sue membra è inviata ad annunciare e a testimoniare (cfr Catechismo 737s).
Tutta la Chiesa è apostolica finché rimane, attraverso i successori di san Pietro e gli apostoli, in comunione di fede e di vita con le sue origini. Tutta la Chiesa è apostolica in quanto “inviata” al mondo intero. Tutti i membri della Chiesa, anche se in modi diversi, partecipano a questo invio.
Gesù li manda a due a due: siano testimoni; i non docenti, che parlano di conoscenze meramente apprese; né i “pettegolezzi”, che parlano per sentito dire. L’annuncio autentico del vangelo è attestare che la parola di Gesù ha vita eterna, attestare che Dio esiste e agisce nella vita di ogni giorno, attestare che il Vangelo è, veramente, buona notizia.
Gesù li manda in maniera puramente gratuita. Non devono confidare nei mezzi umani, ma nel nome di Gesù. Non dovrebbero preoccuparsi del successo. Devono testimoniare la loro assoluta fiducia in Dio, che si prende cura del discepolo. La sua vita sarà così un segno che il Regno di Dio è arrivato in Gesù.
Devono predicare la conversione, espellere i demoni e guarire i malati. Le tre cose vanno insieme. Non possono essere separati. La predicazione deve essere accompagnata dalla guarigione dei malati, fisica e spirituale. Queste guarigioni saranno segno di un dono più grande: annuncio della vita nuova, che viene dal Signore, e preannuncio della risurrezione e della vita eterna alla quale Dio ci chiama.
E anche per scacciare i demoni: tutte le menzogne e gli inganni che inducono l’uomo a dubitare dell’amore di Dio e a voler sostituirsi al suo posto: l’arroganza, l’orgoglio, l’odio, l’avidità… vengono sottomessi, sconfitti e convertiti dalla potenza della Parola di Gesù Cristo e il dono del suo Spirito.
Come ti chiede oggi il Signore di annunciare la buona notizia del Vangelo?
Vieni Spirito Santo! (cfr Lc 11,13).
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