Al termine dell’udienza generale del mercoledì dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico, Papa Francesco ha lanciato due appelli perché cessino le violenze in Paraguay e in Myanmar. Nel Paese sudamericano da giorni si susseguono proteste di piazza contro il governo accusato di non aver gestito in modo adeguato la pandemia di Covid 19 e la richiesta di dimissioni del presidente Mario Abdo Benitez. Numerose le persone rimaste ferite negli incidenti, con la polizia che in particolare nella capitale Asunción ha risposto ai saccheggi con il lancio di lacrimogeni e proiettili di gomma.
Nell’ex Birmania gli incidenti, che hanno causato parecchi morti, sono iniziati in seguito al colpo di Stato dei militari. Nei giorni scorsi Exaudi aveva pubblicato un’intervista esclusiva al cardinale Bo, arcivescovo di Yangon e presidente dei vescovi dell’Asia, sulla delicata situazione del Myanmar. Ecco le parole del Santo Padre, che nel caso del Myanmar ha fatto anche riferimento alla suora che si è inginocchiata davanti ai militari e che era stata ricordata anche dal cardinal Bo nella sua intervista:
Paraguay
In questa settimana mi hanno preoccupato le notizie che arrivano dal Paraguay. Per intercessione di Nostra Signora dei Miracoli di Caacupé chiedo al Signore Gesù, Principe della Pace, che si possa avviare un percorso di dialogo sincero per trovare soluzioni adeguate alle attuali difficoltà, e così costruire insieme la pace tanto attesa. Ricordiamo che la violenza è sempre autodistruttiva. Con essa non si ottiene nulla ma si perde molto e a volte tutto.
Myanmar
Ancora una volta e con tanta tristezza sento l’urgenza di evocare la drammatica situazione in Myanmar, dove tante persone, soprattutto giovani, stanno perdendo la vita per offrire speranza al loro Paese. Anch’io mi inginocchio sulle strade del Myanmar e dico: cessi la violenza! Anch’io stendo le mie braccia e dico: prevalga il dialogo! Il sangue non risolve niente. Prevalga il dialogo.