In risposta alla profonda crisi politica e sociale che scuote Haiti dopo l’assassinio del presidente Jovenel Moïse e il conseguente vuoto di potere, l’Accademia Internazionale dei Leader Cattolici ha convocato un colloquio internazionale di alto livello. Questo incontro, previsto per il prossimo 4 maggio, ha lo scopo di analizzare l’attuale situazione del Paese caraibico e di elaborare una tabella di marcia per la sua transizione verso la stabilità e la democrazia.
Diversi leader, tra cui ex presidenti, cardinali e politici haitiani, si riuniranno in questo evento unico, che promette di essere uno spazio di riflessione e di azione di fronte alle sfide che Haiti si trova ad affrontare. Tra i partecipanti ci sono monsignor Christophe Pierre, che è stato nunzio apostolico ad Haiti, e monsignor Pierre André Dumas, vicepresidente dell’episcopato haitiano e che ha subito un attentato poche settimane fa; così come ex presidenti come Felipe Calderón del Messico, Miguel Ángel Rodríguez de Costa Rica ed Eduardo Frei Ruiz-Tagle del Cile. “La situazione ad Haiti esige una risposta globale, sia politica che ecclesiale”, afferma José Antonio Rosas, direttore generale dell’Accademia Internazionale dei Leader Cattolici. “Con questo colloquio cerchiamo di evidenziare l’urgenza della situazione haitiana e lavoriamo insieme per trovare soluzioni che consentano una soluzione politica e sociale, sempre inquadrata nei nostri valori di fede”.
L’evento si svolgerà attraverso la piattaforma Zoom:
- Dalle 9:00 alle 11:30: Messico/America Centrale.
- Dalle 11:00 alle 13:30: Haiti, Repubblica Dominicana, Cile.
- Dalle 12:00 alle 14:30: Argentina, Brasile e Uruguay.
- Dalle 17:00 alle 19:30: Spagna e Italia.
Per partecipare è necessario registrarsi su www.liderescatolicos.net/haiti
In un’intervista agli organizzatori di questo forum, il politico italiano Rocco Buttiglione e il leader americano Mario J. Paredes, che sono anche membri del Consiglio di amministrazione internazionale dell’Accademia dei leader cattolici, sottolineano che questo evento si svolge seguendo gli appelli di Papa Francesco affinché Haiti diventi un Paese dotato di istituzioni solide, capace di restituire ordine e tranquillità ai suoi cittadini (17 marzo 2024).
Signori Buttiglione e Paredes, perché l’Accademia dei Responsabili Cattolici ha deciso di organizzare questo evento?
Rocco Buttiglione, presidente dell’Accademia Internazionale dei Leader Cattolici:
Ad Haiti lo Stato ha perso il monopolio della forza e il paese è nelle mani di bande criminali. Il cittadino non ha una minima difesa dei suoi diritti fondamentali. Haiti ha bisogno di aiuto internazionale. Il suo governo lo chiede, ma nessuno lo ascolta. Manca il livello minimo di solidarietà internazionale. Il popolo di Haiti è fuori dal circolo della produzione di ricchezza internazionale, motivo per cui a nessuno dei potenti di questo mondo importa se vive o muore. A nessuno dei potenti, ma alla Chiesa e agli uomini di buona volontà. Per questo lanciamo questa petizione: la lanciamo alle persone e ai governi, la lanciamo a tutti coloro che hanno un cuore di carne. Haiti ha bisogno di aiuto!
Mario J. Paredes, Segretario dell’Accademia dei Leader Cattolici:
Haiti si trova a un bivio tra le bande terroristiche e l’inerzia della comunità internazionale. Dall’Accademia dei Leader Cattolici non solo creiamo spazi per la formazione di una nuova classe dirigente, ma cerchiamo anche di rispondere partendo da ciò che la nostra coscienza ci detta ai gravi problemi che stiamo vivendo, e per questo abbiamo convocato diversi ex capi di Stato, prelati della Chiesa cattolica e leader haitiani per rendere visibile questo dramma ed esplorare vie d’uscita dalla crisi.
Quali pensi che dovrebbero essere i criteri affinché Haiti possa procedere verso la democrazia?
Rocco Buttiglione, ex ministro di Stato italiano:
Di quale aiuto ha bisogno Haiti? Ha bisogno della solidarietà dei paesi dell’America Latina, soprattutto attraverso il sostegno di una forza di polizia internazionale per ripristinare la legge e sostenere un governo provvisorio che indichi nuove elezioni sotto il controllo internazionale. Inoltre, ha bisogno di aiuti finanziari urgenti per l’assistenza umanitaria e per consentire la ripresa dell’economia. E, naturalmente, un’azione culturale che deve partire dall’interno della società e della Chiesa haitiana per il recupero dei valori fondamentali, soprattutto dell’educazione alla democrazia e del rispetto assoluto della dignità della persona umana.
Mario J. Paredes, Presidente esecutivo di Somos Community Care:
I criteri e le vie risolutive devono essere indicati e seguiti dagli stessi haitiani. È fondamentale e necessario creare un clima di sicurezza e ordine e cercare una soluzione democratica. Senza dubbio la Chiesa è stata una delle poche – se non l’unica – istituzione che ha cercato di coinvolgere e mediare per realizzare un dialogo tra le diverse fazioni politiche, oltre che per avviare un piano di sviluppo. Haiti soffre da anni dell’indifferenza dei paesi sviluppati. Oggi Haiti ci interpella ed esige gesti concreti di solidarietà.