22 Marzo, 2025

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Aumento del numero dei cattolici nel mondo: 1,406 miliardi

Pubblicati l’Annuario Pontificio 2025 e l’Annuarium Statisticum Ecclesiae 2023: la popolazione cattolica è cresciuta in tutti e cinque i continenti, con l’Africa che registra l’incremento percentuale maggiore (+3,31%). E ancora in Africa e in Asia il numero dei sacerdoti è in aumento, mentre in Europa e in Oceania è in diminuzione. Diminuzione del numero dei religiosi, professi e seminaristi maggiori

Aumento del numero dei cattolici nel mondo: 1,406 miliardi

Sono ora disponibili nelle librerie l’Annuario Pontificio 2025 e l’Annuarium Statisticum Ecclesiae 2023, editi dall’Ufficio Centrale di Statistica Ecclesiastica della Segreteria di Stato e curati dalla Tipografia Vaticana. Esaminando i dati dell’Annuario Pontificio, si può avere una panoramica della vita della Chiesa cattolica nel mondo per l’anno 2024. Durante questo periodo, è stata creata una Metropolia; Tre sedi episcopali furono elevate a sedi metropolitane; furono erette sette nuove diocesi; Una sede episcopale fu elevata ad arcidiocesi e un’amministrazione apostolica a diocesi. L’Annuarium Statisticum Ecclesiae, invece, offre una fotografia dei principali fenomeni quantitativi relativi all’azione pastorale della Chiesa cattolica nel mondo. Di seguito vengono presentate le informazioni statistiche per il biennio 2022-2023.

Aumento della popolazione cattolica nel mondo

La popolazione cattolica mondiale è aumentata dell’1,15% tra il 2022 e il 2023, passando da circa 1,39 miliardi a 1,406 miliardi, una percentuale molto simile a quella dei due anni precedenti. La distribuzione dei cattolici battezzati, secondo le diverse componenti demografiche dei continenti, varia nelle diverse aree geografiche. L’Africa rappresenta il 20% dei cattolici nel mondo ed è caratterizzata da una diffusione molto dinamica della Chiesa cattolica: il numero dei cattolici è aumentato da 272 milioni nel 2022 a 281 milioni nel 2023, con un incremento relativo del +3,31%. Tra i Paesi del continente africano, in particolare, la Repubblica Democratica del Congo si conferma al primo posto per numero di battezzati cattolici con quasi 55 milioni, seguita dalla Nigeria con 35 milioni; Anche Uganda, Tanzania e Kenya registrano cifre rispettabili.

Con una crescita dello 0,9% nel biennio, l’America consolida la sua posizione di continente in cui vive il 47,8% dei cattolici del mondo. Di questi, il 27,4% vive in Sud America (dove il Brasile, con 182 milioni, rappresenta il 13% del totale mondiale e resta il Paese con il maggior numero di cattolici), il 6,6% in Nord America e il restante 13,8% in Centro America. Se si rapporta il numero dei cattolici alla dimensione della popolazione, spiccano Argentina, Colombia e Paraguay, con oltre il 90% della popolazione. Nel continente asiatico si è registrata una crescita dei cattolici dello 0,6% nel biennio e si prevede che la loro quota nel mondo cattolico nel 2023 sarà pari a circa l’11%. Nel 2023, il 76,7% dei cattolici del Sud-Est asiatico era concentrato nelle Filippine, con 93 milioni, e in India, con 23 milioni. L’Europa, pur ospitando il 20,4% della comunità cattolica mondiale, resta la regione meno dinamica, con una crescita del numero di cattolici pari solo allo 0,2% nel biennio. Questo cambiamento, tuttavia, a fronte di una dinamica demografica pressoché stagnante, si traduce in un leggero miglioramento della presenza dei cattolici, che nel 2023 raggiungerà quasi il 39,6%. Italia, Polonia e Spagna hanno una popolazione cattolica che supera il 90% della popolazione attuale. Nel 2023 i cattolici in Oceania supereranno di poco gli 11 milioni, con un aumento dell’1,9% rispetto al 2022.

In due anni è aumentato il numero dei vescovi

Il numero dei vescovi nel mondo cattolico è aumentato negli ultimi due anni, con un incremento complessivo dell’1,4%, passando da 5.353 nel 2022 a 5.430 nel 2023. Questa crescita si sta verificando in tutti i continenti, ad eccezione dell’Oceania, dove il numero dei vescovi non è cambiato nel biennio. La variazione relativa è leggermente più pronunciata per Africa e Asia e inferiore alla media mondiale per Europa e America. Si può anche osservare che il peso relativo di ciascun continente rimane pressoché invariato durante tutto il periodo, e in base all’importanza relativa di ciascuno di essi, con una maggiore concentrazione di Vescovi in ​​America e in Europa. In Africa, la quota dei vescovi sul totale mondiale aumenterà dal 13,8% nel 2022 al 14,2% nel 2023.

Va anche notato che il numero di cattolici per vescovo, a partire dal 2023, varia notevolmente da un continente all’altro: mentre la media mondiale è di 259.000 cattolici per vescovo, le cifre sono rispettivamente di 365.000 e 334.000 per Africa e Americhe. Particolarmente favorevole è la situazione dell’Oceania, con 87.000 cattolici per vescovo, segno, da questo punto di vista, di un leggero eccesso di vescovi rispetto agli altri continenti.

Più sacerdoti in Africa e Asia, meno in Europa, Oceania e America

Alla fine del 2023, nelle 3.041 circoscrizioni ecclesiastiche del mondo cattolico, i sacerdoti erano 406.996, con un decremento di 734 unità rispetto al 2022, pari allo 0,2%. L’analisi geografica mostra un aumento in Africa (+2,7%) e Asia (+1,6%) e una diminuzione in Europa (-1,6%), Oceania (-1,0%) e America (-0,7%). Se, oltre ai continenti, teniamo conto della distinzione tra sacerdoti diocesani e religiosi, vediamo che in Asia e in Africa l’aumento complessivo dei sacerdoti è attribuibile alla dinamica dei sacerdoti diocesani e religiosi. In Africa, in particolare, l’aumento complessivo dei sacerdoti è il risultato di un aumento di circa il 3,3% dei sacerdoti diocesani e di un aumento dell’1,4% dei sacerdoti religiosi. Nel continente americano, è notevole l’incremento del clero diocesano in America Centrale e Latina nel biennio considerato. In Europa, invece, si osserva un calo dell’1,6% sia nel complesso che nelle singole componenti (diocesane e religiose); La stessa coincidenza, sebbene con una diminuzione minore (-1,0%), si osserva in Oceania.

La distribuzione per area geografica del 2023 mostra che, a fronte del 38,1% del totale dei sacerdoti in Europa, il 29,1% proviene dal continente americano, mentre le altre aree continentali continuano con il 18,2% dall’Asia, il 13,5% dall’Africa e l’1,1% dall’Oceania. All’analisi strutturale dei sacerdoti, possiamo aggiungere quella dei cattolici, per evidenziare eventuali squilibri tra domanda e offerta di servizi pastorali. Nel caso di un perfetto equilibrio tra presenza e domanda di attività pastorale, la composizione percentuale dei sacerdoti dovrebbe coincidere con quella dei cattolici per ogni ambito territoriale esaminato. Infatti, confrontando le due composizioni percentuali di sacerdoti e cattolici, si evince che nel 2023 ci sono differenze significative. In particolare, le percentuali di sacerdoti superano quelle dei cattolici in Nord America (10,3% di sacerdoti contro il 6,6% dei cattolici), Europa (38,1% di sacerdoti contro il 20,4% dei cattolici) e Oceania (1,1% di sacerdoti contro lo 0,8% dei cattolici). La carenza di sacerdoti più evidente si riscontra in Sud America (12,4% di sacerdoti e 27,4% di cattolici), Africa (13,5% di sacerdoti e 20,0% di cattolici) e America Centrale continentale (5,4% di sacerdoti e 11,6% di cattolici).

Il gruppo dei diaconi

I diaconi permanenti rappresentano il gruppo del clero in più rapida crescita. Nel 2023 il loro numero raggiungerà quota 51.433, rispetto ai 50.150 del 2022, con un incremento del 2,6%. I divari territoriali restano marcati: tassi di crescita significativi si osservano in Oceania (+10,8%) e nelle Americhe (+3,8%), mentre tassi di variazione in leggero calo si osservano in Africa e in Europa. Non si registrano variazioni significative nella distribuzione planetaria dei diaconi nel biennio considerato: si nota solo una diminuzione del numero relativo dei diaconi in Europa e un aumento di quello in America, dovuto essenzialmente a un vistoso sviluppo nell’America del Nord. Questa figura di agente pastorale è particolarmente presente in America (soprattutto nel Nord America, con il 39% dei diaconi del mondo), e anche in Europa (31%).

Per mettere in luce il ruolo di supporto di questi operatori nell’azione pastorale accanto ai sacerdoti, si può considerare il rapporto tra il numero dei diaconi permanenti confrontato, zona per zona, con il numero dei sacerdoti presenti. Si nota quindi che nel 2023 la distribuzione dei diaconi ogni 100 sacerdoti in tutto il mondo sarà di 13, con un minimo di appena 0,5 in Asia e un massimo di 29 in America. In Europa il rapporto è di circa 10, mentre in Africa c’è solo un diacono permanente accanto a cento sacerdoti. La dimensione di questo indice, pur essendo significativa, è ancora troppo piccola perché l’operato di questa categoria di operatori pastorali possa avere un impatto significativo sull’equilibrio tra domanda e offerta di servizi ai cattolici nella regione. In termini evolutivi, invece, si osserva che i diaconi permanenti tendono a dimostrare una maggiore presenza sul territorio, proprio in quelle aree in cui il ricambio dei preti sembra essere più problematico.

Diminuzione di religiosi e religiose professati

Nel 2023 è proseguito il calo registrato nel tempo sia nel numero dei religiosi professi non sacerdoti sia nel numero delle religiose professe, sebbene a un ritmo più lento. In particolare, per quanto riguarda il numero dei religiosi professi non sacerdoti, va notato che mentre in Africa si è registrato un aumento tra il 2022 e il 2023, in tutti gli altri continenti si è registrata una diminuzione. Va notato che il declino in Sud America ha subito un rallentamento rispetto alla media annua dell’ultimo periodo e che in America Centrale si registra addirittura una situazione stazionaria. Il peso relativo della presenza di religiosi professi diversi dai sacerdoti nelle diverse aree è tale, se considerato diacronicamente, che in Europa si conferma il calo, che continuerà a ridursi anche nel corso del 2023.

Il calo del numero delle religiose professe è proseguito, come appena accennato, anche nel 2023. Complessivamente, sono passate da 599.228 nel 2022 a 589.423 nel 2023, con una variazione relativa del -1,6%. In termini di distribuzione geografica, nel 2023, quasi il 32% risiederà in Europa, seguita dall’Asia con il 30%, dall’America con il 23% (equamente distribuito tra entrambi gli emisferi), dall’Africa con il 14% e dall’Oceania con l’1%. Il calo del numero di donne religiose professe in tutto il mondo è in gran parte attribuito a un aumento significativo dei decessi, dovuto all’elevato numero di donne religiose anziane, mentre il numero di coloro che abbandonano la vita religiosa è diminuito significativamente nel biennio. L’Africa, nel biennio 2022-2023, ha registrato un incremento significativo del 2,2%, seguita dal Sud-Est asiatico con un +0,1%. Il Nord America, da parte sua, registra una contrazione del -3,6%. Segue da vicino il Sud America con un calo del -3%, mentre il calo in America Centrale, negli Stati Uniti continentali e nelle Antille centrali è più moderato. L’Europa detiene il record di crescita negativa, con una variazione del -3,8%.

Questi movimenti, naturalmente, incidono sui cambiamenti nel peso continentale del numero dei religiosi professati. Per quanto riguarda il periodo 2022-2023, si osserva una diminuzione della presenza delle religiose in Europa e Nord America, a vantaggio di Asia e Africa. In particolare, mentre nel 2022 il numero complessivo delle religiose professe operanti in Europa e America rappresentava il 55,8% del totale mondiale, nel 2023 tale percentuale è scesa al 54,8%. Il cambiamento più significativo nel periodo considerato si osserva nel Sud-est asiatico (dal 28,7% al 29,2%) e in Africa (dal 13,9% al 14,5%).

Nonostante il calo osservato a livello mondiale e in alcune aree continentali, le religiose professe restano un numero significativo: il numero totale delle religiose rappresenta il 45% in più rispetto alla popolazione sacerdotale. Anche se negli ultimi anni il loro ruolo nella fornitura di servizi è diminuito a livello mondiale, il loro ruolo nella vita della comunità cristiana rimane quello di accompagnare, se non sostituire, quello dei sacerdoti.

Lacune nel numero delle vocazioni

L’andamento globale del numero di seminaristi maggiori mostra un calo ininterrotto dal 2012. Il numero di candidati al sacerdozio è sceso da 108.481 nel 2022 a 106.495 nel 2023, con una variazione del -1,8%. Il calo, osservato a livello mondiale, riguarda tutti i continenti, tranne l’Africa, dove il numero dei seminaristi è aumentato dell’1,1% (da 34.541 a 34.924). In Europa, Asia e America, ma soprattutto nel primo continente, i cali sono significativi (-4,9% in Europa, -4,2% in Asia e -1,3% in America). In Oceania la tendenza è negativa e lieve.

La distribuzione percentuale dei seminaristi maggiori per continente mostra modeste variazioni nel biennio. Africa e Asia rappresentavano il 61,0% del totale mondiale nel 2022, percentuale salita al 61,4% nel 2023. A parte il leggero aggiustamento negativo in Oceania, le Americhe e l’Europa nel suo complesso hanno visto diminuire la loro incidenza: nel 2022, i 41.199 seminaristi americani ed europei rappresentavano quasi il 38% del totale mondiale, mentre un anno dopo erano scesi al 37,7%. Per evidenziare le eccedenze positive e negative delle vocazioni a livello territoriale, è utile confrontare la distribuzione percentuale dei seminaristi con quella dei cattolici.

Quindi risulta che nel 2023 ci saranno grandi differenze. In particolare, le percentuali dei seminaristi superano quelle dei cattolici in Africa (32,8% dei seminaristi contro il 20% dei cattolici) e in Asia (28,6% dei seminaristi e 11% dei cattolici). In questi continenti si tende a rispondere con piena autonomia alle esigenze di provvedere all’opera di apostolato locale. In Europa e in America, invece, le percentuali dei seminaristi sono inferiori a quelle dei cattolici (12,0% dei seminaristi e 20,4% dei cattolici in Europa e 25,7% dei seminaristi e 47,8% dei cattolici in America). In questi due continenti, quindi, risulta più difficile rispondere adeguatamente alle esigenze dei cattolici di oggi, come in particolare il ricambio generazionale dei sacerdoti.

Exaudi Redazione