L’aumento esponenziale dei contagi da Covid-19, in Italia come altrove in Europa, si ripercuote anche sulle scelte della Conferenza episcopale italiana (Cei) in merito alla tradizionale Marcia nazionale per la Pace. L’evento, che i vescovi italiani organizzano dal 1968 e previsto quest’anno il 31 dicembre a Savona, non si terrà. Lo fa sapere la Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, sul sito ufficiale della Cei. Al posto della Marcia ci sarà, a partire dalle 19.30, una Veglia nel Duomo di Savona con testimonianze e la Messa alle 20.50 che sarà trasmessa in diretta su Tv2000.
Ecco il testo pubblicato sul sito della Cei e firmato anche dalle altre sigle organizzatrici: Diocesi di Savona, Caritas italiana, Azione cattolica italiana, Pax Christi Italia:
Comunichiamo che il prossimo 31 dicembre 2021 non si svolgerà la tradizionale Marcia della Pace, prevista a Savona. L’aumento esponenziale dei contagi di Covid-19 in questi ultimi giorni e le ulteriori misure urgenti per il contenimento dell’epidemia previste dal decreto-legge 24 dicembre 2021 ci hanno portato a decidere per l’annullamento di un evento che normalmente richiama centinaia di persone e che avrebbe potuto causare assembramenti.
Al posto della Marcia ci sarà, a partire dalle 19.30, nel Duomo di Savona una Veglia con testimonianze e la celebrazione eucaristica (alle 20.50) che sarà trasmessa in diretta su Tv2000. Riteniamo, infatti, di non perdere l’occasione per rilanciare il Messaggio di Papa Francesco per la 55a Giornata Mondiale della Pace (1°gennaio 2022), dal titolo “Dialogo fra generazioni, educazione e lavoro: strumenti per edificare una pace duratura”. È il tema che fa da sfondo al numero speciale di dicembre della rivista “Mosaico di pace” (www.mosaicodipace.it), promossa da Pax Christi, che organizza anche una diretta Facebook la mattina del 31 dicembre (ore 10) sulla propria pagina.
Nella convinzione che la Pace è il bene prezioso che tutti insieme dobbiamo costruire, invitiamo uomini e donne di buona volontà a unirsi con noi nella preghiera e nella riflessione attraverso il canale televisivo e gli strumenti social.