28 Marzo, 2025

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Amicizia sociale

Episodio 4: La battaglia culturale

Amicizia sociale

Questo capitolo 4 potrebbe intitolarsi La battaglia culturale, l’amicizia sociale o la carità civile. La fede non è solo un rapporto personale con Cristo, ma comporta anche una visione del mondo e una moralità. Man mano che queste due dimensioni della fede maturano e vengono vissute, danno origine a una cultura di ispirazione cristiana, caratterizzata da principi di comportamento, opere artistiche, costumi e tradizioni. Quando questa cultura plasma l’organizzazione sociale, economica e militare di una comunità, emerge una civiltà di ispirazione cristiana.

In Spagna, ad esempio, il calendario civile fu adattato a quello liturgico, la regolamentazione del matrimonio era religiosa e gli eventi statali, militari e scolastici includevano spesso riti religiosi. La vita era considerata irreperibile dal concepimento alla morte naturale e numerose opere sociali, educative e sanitarie venivano promosse da istituzioni religiose. Questo ordine medievale occidentale è noto come Cristianità.

San Giovanni Paolo II affermava che una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta, non pienamente pensata e non fedelmente vissuta. Tuttavia, l’indebolimento della fede, provocato dalle ondate di secolarizzazione, ne ha causato la progressiva erosione. Questo processo può essere suddiviso in tre fasi:

  1. Incredulità popolare: abbandono dei sacramenti, trasformazione delle feste religiose in celebrazioni consumistiche e aumento delle rotture coniugali.
  2. Ingegneria sociale del secolarismo militante: organizzazioni internazionali e statali hanno promosso la decostruzione dell’ordine sociale cristiano, promuovendo il divorzio, l’aborto, il matrimonio gay e l’eutanasia.
  3. Cancel culture: i diritti soggettivi sono stati elevati a diritti legali, impedendo l’espressione di opinioni contrarie perché considerate intolleranti.

Questo carattere indotto e totalitario del secolarismo ha generato tra i cristiani il dibattito sulla rilevanza di condurre una battaglia culturale. La risposta è sì, poiché fede e cultura sono intrinsecamente correlate come causa ed effetto. È però fondamentale definire i caratteri distintivi di questa battaglia: l’amicizia sociale e la carità civile.

Amicizia sociale e carità civile

La carità, intesa come amore universale di Gesù Cristo, contraddistingue il cristiano. Questo amore non nasce dalla simpatia o dall’affinità, ma da un duplice amore per la verità e per il prossimo. Il cristiano non combatte le persone, ma l’ignoranza e l’errore. Chi la pensa diversamente, che sia ateo, agnostico o appartenga ad altre religioni, non è un nemico. Il cristiano odia il peccato, ma ama il peccatore.

Questa carità civile ricerca il bene comune in un dato momento e luogo. La fede che diventa cultura è proposta, non imposta. Il cristiano contribuisce al processo democratico con la forza della verità, utilizzando la razionalità argomentativa riconosciuta nel foro pubblico. Come scrisse Benedetto XVI, la libertà esige che ogni generazione faccia un nuovo inizio nella ricerca di soluzioni giuste per le realtà umane.

Dialogo e confronto dialogico

Invece del confronto dialettico, la carità civile propone il dialogo. Ciò richiede di ascoltare e comprendere le ragioni degli altri, di sforzarsi di farsi comprendere e di raggiungere accordi per il bene comune. Il dialogo non si conclude con un vincitore e uno sconfitto, ma con due persone sconfitte dalla verità.

Papa Francesco sottolinea che il cristianesimo non ha un’unica modalità culturale. Rimanendo fedele al Vangelo, egli porta con sé il volto delle culture e dei popoli in cui è stato accolto. Questa pluriformità riflette la genuina cattolicità della Chiesa.

Ogni cristiano è chiamato a esercitare questa amicizia sociale e questa carità civile secondo le sue circostanze. Il clero predica, mentre il laico incultura la propria fede nella politica, nella famiglia, negli amici o nella sfera professionale. L’evangelizzazione non è solo un compito, ma un modo di essere. Nel prossimo capitolo esploreremo le qualità personali che trasformano l’evangelizzazione dal fare all’essere.

Questa miniserie è composta da cinque capitoli:

  1. Storia: La lunga marcia verso la laicità
  2. Laicità: le 3 ondate del secolo scorso
  3. Il relativismo è religione
  4. La battaglia culturale
  5. L’individuo e il tutto

Luis Herrera Campo

Nací en Burgos, donde vivo. Soy sacerdote del Opus Dei.