Questo 24 settembre, dopo aver recitato la preghiera dell’Angelus, il Papa ha rivolto le sue riflessioni sulla Giornata internazionale dei migranti e dei rifugiati, sul tema “Liberi di scegliere se migrare o restare”, per ricordare che la migrazione deve essere una scelta libera e mai l’unica scelta possibile. Per questo siamo tutti chiamati a creare comunità pronte e aperte ad accogliere, promuovere, accompagnare e integrare chi bussa alle nostre porte.
Dopo l’Angelus
Cari fratelli e sorelle!
Oggi si celebra la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, sul tema «Liberi di scegliere se migrare o restare», per ricordare che migrare dovrebbe essere una scelta libera e, mai l’unica possibile. Il diritto di migrare, infatti, oggi per molti è diventato un obbligo, mentre dovrebbe esistere il diritto a non emigrare per rimanere nella propria terra. È necessario che ad ogni uomo e ogni donna venga garantita la possibilità di vivere una vita degna, nella società in cui si trova. Purtroppo, miseria, guerre e crisi climatica costringono tante persone a fuggire. Perciò siamo tutti chiamati a creare comunità pronte e aperte ad accogliere, promuovere, accompagnare e integrare quanti bussano alle nostre porte.
Questa sfida è stata al centro dei Rencontres Méditerranéennes, svoltisi nei giorni scorsi a Marsiglia e alla cui sessione conclusiva ho partecipato ieri, recandomi in quella città, crocevia di popoli e culture.
Ringrazio in modo speciale i Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana che fanno di tutto per aiutare i nostri fratelli e sorelle migranti. Abbiamo sentito, poco fa, mons. Baturi in televisione, nel programma “A Sua Immagine” che spiegava questo.
Saluto tutti voi, romani e, pellegrini d’Italia e di tanti Paesi, in particolare il Seminario diocesano internazionale Redemptoris Mater di Colonia, in Germania. Come pure saluto il gruppo di persone affette dalla malattia rara detta “atassia”, con i loro familiari.
Rinnovo l’invito a partecipare alla Veglia ecumenica di preghiera, intitolata “Together – Insieme”, che avrà luogo sabato prossimo 30 settembre in Piazza San Pietro, in preparazione all’Assemblea sinodale che inizierà il 4 ottobre.
Ricordiamo la martoriata Ucraina e preghiamo per questo popolo che soffre tanto.
A tutti auguro una buona domenica. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!