01 Maggio, 2025

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A Civitavecchia inaugurata la Terrazza Giovanni Paolo II

Nel ricordo della storica visita del Santo Pontefice polacco

A Civitavecchia inaugurata la Terrazza Giovanni Paolo II

Giovanni Paolo II ricordò la storia di Civitavecchia, “questa antica e cara città”, nella sua memorabile visita del 19 marzo 1987, con queste parole: “La vostra città nacque col nome di Centocelle per via delle molte insenature naturali sparse lungo la costa rocciosa, dove trovavano sicuro approdo le triremi romane. Essa poi si sviluppò lentamente in porto di Roma, con l’opera dei celebri maestri dell’epoca di Traiano, e, nei secoli seguenti, si trasformò in fortezza alla cui strutturazione collaborarono molti grandi architetti del Rinascimento.

Una città aperta e insieme solida, come tutte le città marinare, ma anche, appunto per questo, esposta lungo il corso del tempo agli assalti di quanti cercavano d’impossessarsene per puntare su Roma. La storia di Civitavecchia conobbe periodi tragici ed eroici. Al declinare dell’Impero Romano, essa fece fronte all’assedio dei Goti; nel Medio Evo conobbe le devastazioni dei Saraceni, dopo una strenua resistenza; nell’ultimo conflitto mondiale ha provato il massiccio bombardamento aereo del 3 agosto 1943, che provocò duemila vittime e vaste distruzioni di edifici. Una città che ha sofferto, dunque, ma che ha saputo soffrire con dignità.

In questo quadro storico, risplende di particolare fulgore il posto che vi tenne la fede cristiana. Essa fu qui ricevuta fin dai primordi del Vangelo, ed è stata sempre per i vostri padri sorgente di energie, di speranza e di rinascita. Per questa fede son morti, nel periodo delle persecuzioni romane, tanti concittadini, che nel corso dei secoli sono stati per i vostri antenati modelli e intercessori”.

Un discorso memorabile

Nel suo primo discorso alla cittadinanza, il Papa volle presentarsi così: “Sono qui come successore di Pietro, pescatore di Galilea, trasformato dal divin Maestro in capo degli apostoli, ed il mio vivo desiderio è di confermarvi nella fede che il Figlio stesso di Dio è venuto a portare sulla terra, è di dirvi che le verità di Dio sono verità indispensabili a ogni persona umana che voglia ritrovare se stessa e costruire il proprio avvenire senza rischi”.

La visita di Giovanni Paolo II era rivolta “innanzitutto al mondo del lavoro, ma vuole estendersi all’intera diocesi, alle molteplici forze vive che vi operano”. Il Papa operaio, anche a Civitavecchia volle incontrare gli operai: prima i portuali e i pescatori, dopo i lavoratori dell’ENEL e delle altre imprese cittadine. Nella sua intensa giornata il Papa incontrò successivamente: sacerdoti, religiosi e religiose, membri dei movimenti laicali, carcerati e giovani.

La terrazza, luogo simbolo

Giovanni Paolo II
L’inaugurazione della terrazza a Civitavecchia

La memorabile visita di Giovanni Paolo II si è inserita nella storia della città ma anche nei cuori e nei ricordi della gente. E come segno di questa viva memoria si è voluto intitolare la terrazza conosciuta fino ad ora come terrazza Guglielmi (dal nome dei proprietari) a Giovanni Paolo II. È uno dei luoghi più suggestivi della città, davanti al Forte Michelangelo e al Lungomare che, per tanto tempo è rimasto chiuso. Il 1° giugno la terrazza, ristrutturata, è stata riaperta con il nuovo nome: Terrazza Giovanni Paolo II.

Il vescovo Ruzza: “Spazio per ritrovarsi”

Alla cerimonia dell’inaugurazione hanno partecipato gli esponenti dell’amministrazione comunale con il sindaco Ernesto Tedesco, gli assessori Daniele Perello e Dimitri Vitali, e il vescovo della città, mons. Gianrico Ruzza che hanno tagliato il nastro dell’apertura e hanno scoperto la targa. “Un pezzo di storia troppo importante della nostra città torna finalmente fruibile” – ha detto il sindaco, sottolineando la dedica di questo luogo a “una persona di spessore infinito”. Invece il vescovo Gianrico Ruzza ha espresso un desiderio che “la terrazza sia un luogo di comunità, uno spazio per ritrovarsi, dopo un periodo di distacco come quello della pandemia”.

Da tanti anni l’associazione Civitavecchia 2000 guidata da Alessandro Scotto si impegna nel mantenere viva la memoria di Giovanni Paolo II, il Papa che ha lasciato le sue indelebili tracce nella storia del mondo, dell’Italia ed anche nella città di Civitavecchia.

Per ricordare le persone che hanno donato la terrazza alla città, la famiglia Guglielmi, si è voluto porre sul muro della terrazza una targa con la scritta: Terrazza donata alla città dalla famiglia Guglielmi su volontà del marchese Giacinto Guglielmi.

Wlodzimierz Redzioch

Wlodzimierz Redzioch è nato a Czestochowa (Polonia), si è laureato in Ingegneria nel Politecnico. Dopo aver continuato gli studi nell’Università di Varsavia, presso l’Istituto degli Studi africani, nel 1980 ha lavorato presso il Centro per i pellegrini polacchi a Roma. Dal 1981 al 2012 ha lavorato presso L’Osservatore romano. Dal 1995 collabora con il settimanale cattolico polacco Niedziela come corrispondente dal Vaticano e dall’Italia. Per la sua attività di vaticanista il 23 settembre 2000 ha ricevuto in Polonia il premio cattolico per il giornalismo «Mater Verbi»; mentre il 14 luglio 2006 Sua Santità Benedetto XVI gli ha conferito il titolo di commendatore dell’Ordine di San Silvestro papa. Autore prolifico, ha scritto diversi volumi sul Vaticano e guide ai due principali santuari mariani: Lourdes e Fatima. Promotore in Polonia del pellegrinaggio a Santiago de Compostela. In occasione della canonizzazione di Giovanni Paolo II ha pubblicato il libro “Accanto a Giovanni Paolo II. Gli amici e i collaboratori raccontano” (Edizioni Ares, Milano 2014), con 22 interviste, compresa la testimonianza d’eccezione di Papa emerito Benedetto XVI. Nel 2024, per commemorare il 40mo anniversario dell’assassinio di don Jerzy Popiełuszko, ha pubblicato la sua biografia “Jerzy Popiełuszko. Martire del comunismo” (Edizioni Ares Milano 2024).