Il Santo Padre ha nominato Decano del Tribunale della Rota Romana monsignor Alejandro Arellano Cedillo, che finora era Prelato Uditore del medesimo Tribunale. Mons. Arellano Cedillo è nato l’8 giugno 1962 a Olías del Rey (Spagna). E’ stato ordinato sacerdote il 25 ottobre 1987 a Toledo per la Confraternita Sacerdotale degli Operai del Regno di Cristo e ha conseguito la Licenza e il Dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma. Ha ricoperto gli incarichi di Vicario Giudiziale aggiunto nell’Arcidiocesi Metropolitana di Madrid e Giudice nel Tribunale della Rota della Nunziatura Apostolica in Spagna.
E’ Docente di Diritto Canonico e di Giurisprudenza. Nel 2007 il Papa lo ha nominato Prelato Uditore del Tribunale della Rota Romana. E’ Membro della Commissione Speciale per la trattazione delle cause di dispensa dal matrimonio rato e non consumato e di quella per la trattazione delle cause di dispensa dagli obblighi del diaconato e del presbiterato.
Lascia monsignor Pinto
Il nuovo decano subentra a monsignor Pio Vito Pinto, che ricopriva l’incarico dal 22 settembre 2012 e che proprio ieri ha compiuto 80 anni.
Le funzioni della Rota
Il Tribunale apostolico della Romana Rota, noto semplicemente come Sacra Rota, è essenzialmente un tribunale d’appello e si occupa soprattutto delle cause di nullità matrimoniale, che costituiscono la grande maggioranza delle cause discusse presso la Rota. Riguardano i matrimoni contratti con rito cattolico, fra due cattolici oppure fra un coniuge cattolico e uno ateo o di altra confessione.
Lo scorso 29 gennaio il S. Padre aveva inaugurato l’anno giudiziario ricevendo i magistrali rotali e aveva ricordato, tra le altre cose, che non si può “restare inerti davanti agli effetti disastrosi che una decisione” può avere sulla validità di un matrimonio. In quell’occasione il Papa aveva ringraziato il decano monsignor Pinto, ormai prossimo agli 80 anni, per la tenacia avuta “per portare avanti la riforma dei processi matrimoniali”.