Il Papa, nelle sue parole dopo l’Angelus, ci chiede di non trascurare le altre guerre, purtroppo spesso dimenticate, e i tanti conflitti e incomprensioni che riempiono di sangue molti luoghi della Terra.
Dopo l’Angelus
Cari fratelli e sorelle,
anche in questo periodo estivo non stanchiamoci di pregare per la pace, in modo speciale per il popolo ucraino, tanto provato. E non trascuriamo le altre guerre, purtroppo spesso dimenticate, e i numerosi conflitti e scontri che insanguinano molti luoghi della Terra; tante guerre ci sono oggi… Interessiamoci di quello che accade, aiutiamo chi soffre e preghiamo, perché la preghiera è la forza mite che protegge e sostiene il mondo.
Saluto tutti voi, romani e fedeli provenienti da vari Paesi e località italiane; in particolare, le Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, i giovani cresimati di Ibiza e Formentera, i ragazzi dell’Unità pastorale di Tremignon e Vaccarino, nel vicentino. Saluto pure il “Gruppo San Mauro” di Cavarzere e la scuola materna “Madonna dell’Olmo” di Verdellino. E saluto i ragazzi dell’Immacolata.
A tutti auguro una buona domenica e, per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!