Questa mattina il Santo Padre Francesco riceve in Udienza, nell’Aula Paolo VI, i Militari della Brigata “Granatieri di Sardegna” impegnati nell’Operazione “Strade Sicure”.
Pubblichiamo di seguito il discorso che il Papa rivolge ai presenti all’Udienza:
Discorso del Santo Padre
Cari amici!
Sono lieto di accogliervi e di rivolgere a ciascuno il mio benvenuto cordiale. Saluto il Comandante, Generale Liberato Amodio, che ringrazio per le sue parole; saluto gli Ufficiali e tutti voi, uomini e donne dell’Esercito che operate nelle strade di Roma per renderla più sicura, più protetta più vivibile.
Nell’ambito dell’operazione “Strade sicure”, voi vigilate su zone e obiettivi sensibili: siti istituzionali e diplomatici, aeroporti, stazioni ferroviarie e della metropolitana, luoghi d’arte, di culto e di interesse religioso. In questo modo, garantite una quotidiana presenza sul territorio della Capitale, che favorisce nella popolazione un senso di tranquillità. Da parte mia, desidero esprimervi sincera riconoscenza per il servizio discreto e importante che rendete alla Santa Sede, in concorso e congiuntamente alle Forze di polizia, per la salvaguardia dell’ordine pubblico.
La vostra opera nei dintorni della Città del Vaticano contribuisce ad assicurare un sereno svolgimento degli eventi che, nel corso dell’anno, richiamano pellegrini e turisti da ogni parte del mondo. Si tratta di un’attività che richiede disponibilità, pazienza, spirito di sacrificio e senso del dovere. Mi rendo conto che questo tipo di lavoro a volte potrebbe risultare un po’ estenuante – penso all’estate, penso al freddo dell’inverno –, tuttavia esso è quanto mai utile per la collettività, che vi è riconoscente e vi apprezza.
Ciò vi impegna ogni giorno a corrispondere alla fiducia e alla stima che la gente ripone in voi. Pertanto, vi incoraggio ad essere, sia nell’ambito lavorativo che nella vita personale e sociale, promotori di solidarietà, aiutando la gente ad essere buoni cittadini. La professionalità e il senso di responsabilità, che voi testimoniate sul territorio, esprimono e rafforzano un senso di appartenenza al corpo sociale, e anche al senso dello Stato e del bene comune. Nell’adempimento della vostra missione, vi accompagni sempre la consapevolezza che ogni persona è amata da Dio, è sua creatura e come tale merita rispetto. La grazia del Signore alimenti giorno per giorno lo spirito con cui vi dedicate al vostro lavoro, motivandovi a viverla con un supplemento di attenzione e di dedizione.
In questi anni, l’impiego nel contesto urbano del personale dell’Esercito Italiano è diventato una realtà viva e affidabile. Essa è caratterizzata da prossimità alla gente – questo è molto importante; la gente commenta: “ho domandato, mi hanno spiegato tutto…” –, collaborazione nella prevenzione e nel contrasto alla criminalità, sostegno alle attività connesse a particolari situazioni di emergenza. I vari reparti che si sono succeduti hanno reso un servizio rilevante al Paese, contribuendo alla realizzazione di un ambiente più sicuro. La vostra Brigata “Granatieri di Sardegna” sta per terminare il suo compito e cedere il posto a un altro contingente militare. Rinnovo a tutti la mia gratitudine; e amo pensare che la vostra permanenza a Roma possa essere stata un’esperienza positiva per la crescita umana e professionale, come anche un tempo proficuo dal punto di vista spirituale.
Ad ogni uscita e rientro in Vaticano, in occasione di viaggi apostolici, visite a qualche parrocchia o comunità, io vi vedo e rendo grazie a Dio per la dedizione e per la presenza, presidio di sicurezza. Vi accompagno nel vostro cammino con il mio affetto e la mia vicinanza. Vi affido alla materna protezione della Madonna: a lei potete sempre ricorrere con fiducia, specialmente nei momenti di stanchezza e di difficoltà, sicuri che, come Madre tenerissima, saprà presentare al suo Figlio Gesù i bisogni e le attese di ognuno. Lei è madre, e come tutte le madri sa come custodire, come coprire, come aiutare, come essere vicina. Di cuore vi benedico, insieme alle vostre famiglie. E vi chiedo per favore di pregare per me. Grazie!