Vicinanza “nel pensiero e nella preghiera” è stata espressa da Papa Francesco ai giovani che partecipano al 44esimo incontro europeo dei giovani di fine anno, promosso dalla Comunità di Taizé. Per il secondo anno consecutivo, a causa della pandemia, l’evento non si tiene in presenza, ma solo virtualmente. L’incontro fisico è previsto nel periodo 7-10 luglio 2022, a Torino, quando le chiese del capoluogo piemontese accoglieranno giovani da tutto il mondo che si riuniranno per vivere momenti di preghiera, scambio e lavoro.
Artigiani di unità
Il vostro incontro – si legge nel messaggio in lingua francese a firma del segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin – ha luogo in un momento in cui le inquietudini sono numerose. Molti s’interrogano: il nostro pianeta ha un futuro? Quali responsabilità dobbiamo assumerci per assicurarne la salvaguardarla e rendere la terra abitabile?”. I giovani partecipanti si interrogano su come “diventare artigiani di unità”. Il Pontefice riconosce a costoro di non aver ceduto al disfattismo, ma di affrontare questo interrogativo attraverso la preghiera comunitaria e l’ascolto della Parola di Dio. “È quando siamo insieme che lo Spirito di Dio soffia in modo particolare”, prosegue il testo, come riporta VaticanNews, ricordando il percorso sinodale intrapreso dalla Chiesa che cerca “di rendersi più disponibile all’opera dello Spirito”, nella consapevolezza di quanto i discepoli di Cristo abbiano “bisogno gli uni degli altri”.
Non distogliere lo sguardo dalle urgenze
“Voi avete scelto di non distogliere i vostri sguardi dalla sofferenza umana e dalle evidenti urgenze del momento – si legge ancora nel messaggio – ma di guardare queste realtà nella fiducia che vi è data di partecipare alle soluzioni”. Del resto, ricorda il Papa, “se i motivi di angoscia non mancano, è altrettanto vero che lo Spirito di Dio non smette di operare e di suscitare creatori di fraternità, di solidarietà, di unità”. Il Santo Padre, come scrive il cardinale Parolin, “chiede allo Spirito Santo di benedire voi, giovani cattolici, ortodossi e protestanti che vi unite all’Incontro europeo” e “vi affida alla protezione della Vergine Maria”, perché “possiate continuare ad essere pellegrini della fiducia laddove il Signore vi invia!”.