La situazione sociale e civile del Paese, la pandemia a livello globale e la crisi afghana, il percorso sinodale della Chiesa italiana. Sono stati i temi toccati dal cardinale Gualtiero Bassetti nella relazione introduttiva ai lavori della sessione autunnale del Consiglio Episcopale Permanente, in corso a Roma fino al 29 settembre. Il porporato ha sottolineato che l’assegno unico è un’occasione storica da non sprecare e bisogna stanziare le risorse necessarie. Ha anche espresso preoccupazione per il referendum sul suicidio assistito.
Crescita economica sostenibile
Lo “sguardo alla situazione sociale e civile del Paese, alla vigilia di una tornata elettorale che coinvolge milioni d’italiani, ci restituisce finalmente qualche segnale confortante, mentre continua la campagna vaccinale contro il Covid-19” ha detto il presidente della Cei, dopo aver ricordato il recente viaggio del Papa a Budapest e in Slovacchia. Il cardinale ha auspicato che la campagna vaccinale prosegua “nel pieno rispetto della dignità della persona. Così come auspichiamo che sia presupposto di una ripresa da consolidare oltre la fase contingente, sempre nella salvaguardia dei diritti dei lavoratori. Allo stesso tempo, è nostro compito ricordare che la crescita economica non è un valore assoluto: va infatti declinata e giudicata secondo criteri di sostenibilità sociale e ambientale, come mette in evidenza anche il tema della prossima Settimana Sociale” in programma tra meno di un mese a Taranto.
Povertà emergenza sociale
L’arcivescovo di Perugia ha ricordato che “le ferite causate dalla pandemia nel tessuto economico-sociale del Paese sono ancora profonde. Basti pensare che rispetto a due anni fa, nonostante il recupero degli ultimi mesi, mancano all’appello ancora migliaia di posti di lavoro. Il nuovo Rapporto Caritas su povertà ed esclusione sociale conferma che quasi uno su tre dei nuovi poveri del 2020 si è rivolto ai Centri Caritas anche nel corso del 2021. Una rilevazione dal significato ambivalente: da una parte, può essere indice dei primi effetti positivi della ripresa; dall’altra, mostra che ancora non si è tornati ai livelli pre-crisi in cui la povertà era, comunque, un’emergenza sociale”.
Assegno unico
Dunque, bisogna “che i benefici della crescita economica siano distribuiti in modo da ridurre – e non accrescere – le disuguaglianze che si sono approfondite a causa della pandemia”. In particolare, Bassetti ha sottolineato la necessità di non sprecare “l’occasione storica di attribuire al nuovo assegno unico per i figli una dotazione finanziaria adeguata al compito strategico che questa misura è chiamata a svolgere. Per scaldarsi dal freddo dell’inverno demografico, infatti, serve un modello di sviluppo chiaro nei principi e negli indirizzi di fondo che sappia non solo farsi carico, ma armonizzare in un quadro organico le varie stagioni della vita”.
Suicidio assistito
Oltre ai timori per l’assegno unico, è emersa un’altra preoccupazione nelle parole del cardinale: “Suscita una grave inquietudine la prospettiva di un referendum per depenalizzare l’omicidio del consenziente. Autorevoli giuristi hanno messo in evidenza serie problematiche di compatibilità costituzionale nel quesito per il quale sono state raccolte le firme e nelle conseguenze che un’eventuale abrogazione determinerebbe nell’ordinamento. Senza voler entrare nelle importanti questioni giuridiche implicate, è necessario ribadire che non vi è espressione di compassione nell’aiutare a morire, ma il prevalere di una concezione antropologica e nichilista in cui non trovano più spazio né la speranza né le relazioni interpersonali”.
Bassetti ha evidenziato la “contraddizione stridente tra la mobilitazione solidale, che ha visto un Paese intero attivarsi contro un virus portatore di morte, e un’iniziativa che, a prescindere dalle intenzioni dei singoli firmatari della richiesta referendaria, propone una soluzione che rappresenta una sconfitta dell’umano. Chi soffre va accompagnato e aiutato a ritrovare ragioni di vita; occorre chiedere l’applicazione della legge sulle cure palliative e la terapia del dolore”.
Vicinanza all’Afghanistan
Il cardinale ha poi ribadito la preoccupazione per la situazione in Afghanistan: “Benché essa sia già scomparsa dalle prime pagine dei mass media, non può essere dimenticata”, facendo “appello alla Comunità internazionale perché si faccia garante della pace e della dignità umana”. Allo stesso tempo, ha assicurato “la sollecitudine della Chiesa che è in Italia a partecipare ai programmi di sostegno in loco e di eventuale accoglienza dei profughi in accordo con le Istituzioni nazionali”.
Il cammino sinodale
Infine, il Sinodo. “Lo scorso 18 settembre, incontrando i fedeli della Diocesi di Roma, Papa Francesco ha ribadito che la sinodalità esprime la natura della Chiesa, la sua forma, il suo stile, la sua missione. E quindi parliamo di Chiesa sinodale, evitando, però, di considerare che sia un titolo tra altri, un modo di pensarla che preveda alternative. Non lo dico sulla base di un’opinione teologica, neanche come un pensiero personale, ma seguendo quello che possiamo considerare il primo e il più importante “manuale” di ecclesiologia, che è il libro degli Atti degli Apostoli”.
Bassetti ha ricordato che “la dimensione sinodale significa vivere insieme, come stile, forma e coralità di ogni soggetto ecclesiale. Con pazienza e, soprattutto, con umiltà! È qui che noi desideriamo collocarci e il Papa – ha concluso – c’incoraggia in questo, chiedendo il coinvolgimento di ciascuno”.