26 Aprile, 2025

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La rivoluzione della tenerezza

L’eredità più profonda di Papa Francesco non si misura nei documenti, ma nella trasformazione del cuore: una Chiesa che impara a guardare, ascoltare e toccare con tenerezza

La rivoluzione della tenerezza

Per Papa Francesco, Dio ha tre atteggiamenti: vicinanza, misericordia e tenerezza. Quest’ultima, soprattutto, è stata la bandiera che Francesco ha innalzato durante questi dodici anni del suo pontificato, dando vita a una vera e propria rivoluzione che, più che una lotta armata frontale e logorante, è stata una rivoluzione del cuore con profonde implicazioni nel modo di guardare la realtà. La rivoluzione di Francesco non è stata tanto dottrinale quanto pastorale e, proprio per questo, non si è basata su forme o canoni, ma sulla metanoia di sentire il Signore Risorto vicino e presente nella vita di ciascuno.

Per Francesco, la tenerezza è: «un movimento che parte dal cuore e arriva agli occhi, alle orecchie, alle mani. La tenerezza è usare gli occhi per vedere l’altro, usare le orecchie per ascoltare l’altro, per sentire il grido dei piccoli, dei poveri, di chi teme il futuro; per ascoltare anche il grido silenzioso della nostra casa comune, la terra inquinata e malata. La tenerezza consiste nell’usare le mani e il cuore per accarezzare l’altro. Per prendersi cura di lui».[1]

Per il Vescovo di Roma, il vero cambiamento nella fede sta nel modo in cui la viviamo, affinché nasca dalla profondità della relazione personale con il Padre che desidera trasmettere il suo amore a tutte le sue creature, ma l’unico modo per raggiungere questo obiettivo è attraverso l’esperienza di sentirsi profondamente amati da Lui. Solo chi sa di essere amato può amare perché ha conosciuto l’amore.

Francesco si sentì profondamente amato da Dio e solo allora fu capace di trasmettere agli altri quello sguardo che non solo li fa sentire accolti, ma li invita anche a diffondere l’amore che hanno sperimentato. Quindi l’amore è contagioso da persona a persona.

In tutti i suoi gesti, atteggiamenti, parole, pensieri, riflessioni, ecc., Papa Francesco si è sforzato di prendersi cura degli altri, costruendo ponti con loro: senza imporre, ha seminato, senza calpestare, ha accompagnato e senza parlare, ha ascoltato. L’eredità di Francesco è, tra le tante cose, la tenerezza. Ciò diventa un’ancora perfetta per stabilire il Vangelo, perché Gesù lo ha praticato e lo ha trasmesso alle persone con cui ha vissuto, sia santi che peccatori, sia buoni che non così buoni, sia donne che apostoli.

Francesco, come Gesù, era permeato dall’amore del Padre, che gli permetteva di vedere gli altri come fratelli e sorelle, senza giudicarli, senza criticarli, senza volerli comprendere e tanto meno cambiarli. Per questo, con pazienza e saggezza, Papa Francesco ci ha insegnato a vedere gli altri come li vedeva Gesù. La sua vita è stata un libro aperto su come dovremmo diventare come Cristo, perché questo è ciò che conta principalmente nella vita di fede. Quest’ultima non è un trattato intellettuale o un’eredità gnoseologica, ma un’esperienza viva che si rafforza nei momenti di tribolazione e vive profondamente nel silenzio e nella perplessità.

Forse è per questo che Papa Francesco ha chiesto di essere sepolto accanto all’immagine della Madonna della Salute nella Basilica di Santa Maria Maggiore, perché abbiamo l’esempio massimo della tenerezza nella madre di Gesù: Maria.

Oggi Francisco riposa insieme a Maria, che lo abbraccia con la tenerezza che ha sempre dimostrato agli altri. A lui va attribuito il merito di una delle più grandi riforme della nostra Chiesa, che non viene dichiarata esplicitamente, ma che è così significativa da aver posto le basi per una Chiesa diversa alla quale tutti apparteniamo. Una chiesa di luci e ombre, ma segnata, da ora e per sempre, dalla rivoluzione della tenerezza che Francesco ci ha lasciato.

Mamma. Elisabetta de los Ríos Uriarte.Professore di ricerca presso la Facoltà di Bioetica.Università Anáhuac Messico

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[1] Cfr. Sansone, Sebastiano. “In un libro, gli insegnamenti del Papa sulla tenerezza.” In: https://www.vaticannews.va/es/papa/news/2023-03/libro-papa-francisco-ternura-dios-aniversario-pontificado.html#:~:text=La tenerezza si sta servendo di loro, della terra contaminata e malata. Ultima consultazione: 24 aprile 2025.

María Elizabeth de los Ríos

Doctora en Filosofía por la Universidad Iberoamericana.Maestra en Bioética por la Universidad Anáhuac México Norte. Licenciada en Filosofía por la Universidad Iberoamericana.Técnico en Atención Médica Prehospitalaria por SUUMA A.C. Scholar research de la Cátedra UNESCO en Bioética y Derechos Humanos. Miembro de la Academia Nacional Mexicana de Bioética. Miembro y Secretaria general de la Academia Mexicana para el Diálogo Ciencia-Fe. Ha impartido clases en niveles licenciatura y posgrado en diversas Universidades. Cuenta con publicaciones en revistas académicas y de divulgación tanto nacionales como internacionales y es columnista invitado del periódico REFORMA. Actualmente es profesora investigadora de la Facultad de Bioética de la Universidad Anáhuac México y Coordinadora de Investigación en la misma Facultad.