Oggi mi fai gli auguri, domani mi abortirai?
L'ACdP lancia una potente campagna per difendere il diritto alla vita e alla dignità delle persone affette da trisomia 21, denunciando il dramma dell'aborto selettivo

Nel contesto della Giornata mondiale della sindrome di Down, celebrata il 21 marzo, la Catholic Association of Propagandists (ACdP) ha lanciato una campagna commovente per rivendicare il diritto alla vita delle persone con Trisomia 21. La campagna, con lo slogan “Oggi mi fai gli auguri, domani mi abortiresti? Non pensi che sia un po’ ipocrita?”, cerca di sensibilizzare sulla realtà dell’aborto selettivo dei bambini con sindrome di Down, una pratica che rimane allarmantemente comune in diversi paesi.
Cartelloni pubblicitari e pensiline con lo slogan della campagna saranno affissi in 64 comuni della Spagna, tra cui città come Alicante, Madrid, Bilbao, Malaga e Oviedo, per sottolineare l’importante riflessione proposta dalla campagna. Inoltre, come di consueto per le iniziative dell’ACdP, i poster includono un codice QR che reindirizza a un video di un minuto e mezzo che mostra le ragioni per cui si celebra questa Giornata, oltre a presentare statistiche sugli aborti di bambini con sindrome di Down.
In sole 48 ore, il video ha totalizzato più di 120.000 visualizzazioni sul canale YouTube dell’ACdP, a dimostrazione dell’accoglienza e dell’interesse suscitati dalla campagna. Uno dei dati più sorprendenti evidenziati nel video è che in Spagna l’83% dei bambini a cui viene diagnosticata in fase prenatale la trisomia 21 vengono abortiti.
Carmen Sánchez Maíllo, portavoce della campagna e segretaria nazionale per la famiglia e la vita dell’ACdP, sottolinea l’importanza di riflettere sul valore e sulla dignità delle persone con sindrome di Down. “Le persone con sindrome di Down hanno lo stesso valore e la stessa dignità di chiunque altro, ed è importante che la società spagnola riconosca il profondo cinismo di considerarci una società inclusiva e integrativa, impedendo però la nascita di persone che consideriamo meno capaci”, spiega Sánchez Maíllo.
La campagna non mira solo a contestare le politiche sull’aborto, ma sostiene anche le famiglie con persone affette dalla sindrome di Down. “Chi ha un figlio con sindrome di Down sa quanto sia felice e normale e quanto arricchisca la vita di chi gli sta intorno, nonostante le difficoltà che deve affrontare quando riceve una diagnosi prenatale”, ha aggiunto il portavoce.
Prima di lanciare la campagna, l’ACdP ha mantenuto i contatti con diverse associazioni che lavorano con le persone con sindrome di Down per comprenderne la realtà e le esigenze. Questa interazione porterà anche a una serie di interviste e contenuti sui canali di comunicazione dell’ACdP, volti a dimostrare che un autentico sostegno a queste persone non dovrebbe limitarsi a una giornata annuale di commemorazione.
I manifesti della campagna saranno visibili in molte città spagnole, da Alicante a Madrid, così come a Siviglia, Saragozza, Vigo, Oviedo, Burgos e molte altre località. L’ACdP continua così la sua lotta in difesa della vita, portando un messaggio di speranza e giustizia a tutti coloro che, per diverse ragioni, si trovano ad affrontare il rifiuto e l’oblio.
Questa campagna è un invito a riflettere sul vero valore della vita umana, indipendentemente dalle caratteristiche fisiche o dalla composizione genetica di ogni persona. Un messaggio chiaro: ogni vita conta e la dignità umana non è negoziabile.
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