Padre Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento al Vangelo di questa domenica, 26 gennaio 2025, intitolato “Oggi si è adempiuta questa Scrittura”.
La Parola di Dio è il centro della liturgia odierna: Le tue parole, Signore, sono spirito e vita, abbiamo cantato nel Salmo. Celebriamo oggi la Domenica della Parola di Dio, istituita per celebrare e accogliere sempre meglio il dono che Dio ci ha fatto e fa ogni giorno della sua Parola al suo Popolo (Francesco, 26-1-2020).
La liturgia ci invita ad ascoltare con gioia la Parola di Dio. Parola che ci indica la via della salvezza.
Dio ci parla attraverso la sua Parola, che è parola di vita, di amore, di salvezza. Riceviamo la Parola nella Chiesa. Accogliere con fiducia la Parola di Dio e vivere nella Chiesa sono due pilastri fondamentali della vita del cristiano: nessuno può avere Dio come padre se non ha la Chiesa come madre (San Cipriano).
Le letture introducono tre personaggi. Innanzitutto Esdra, che invita la comunità ad ascoltare la Parola di Dio e a celebrare. Questa Parola, ascoltata con orecchio attento e accolta con cuore umile, porta frutto: fa sgorgare lacrime di autentica conversione. Ma lacrime di contrizione che non conducono alla disperazione, bensì alla gioia riconoscente di sperimentare la salvezza gratuita che Dio ci dona.
Paolo poi ci mostra come la Parola ci unisce come popolo di Dio e spiega che Cristo e noi formiamo un solo corpo.
Gesù vi chiama a vivere la fede nella Chiesa. Non siamo stati creati per la solitudine, ma per la relazione, la comunione e il dono.
Nella Chiesa abbiamo tutti un impegno e un compito. E oggi la Parola di Dio vi invita a prendere coscienza del vostro ruolo nella Chiesa: voi siete importanti, perché siete la Chiesa. Tutti i carismi, tutti i doni che lo Spirito vi ha dato sono necessari.
Non è necessario mettersi in mostra e finire per rubare la gloria a Dio. Necessario per la missione che il Signore ti affida. Non quello che progetti tu, ma quello che il Signore ti affida.
Il paragone tra la Chiesa e il corpo illumina l’intima relazione tra la Chiesa e Cristo. Ella non è soltanto raccolta attorno a Lui: è sempre unificata in Lui, nel suo Corpo.
I credenti che rispondono alla Parola di Dio e diventano membri del Corpo di Cristo diventano strettamente uniti a Cristo.
Ma l’unità del corpo non ha abolito la diversità delle membra: nella costruzione del Corpo di Cristo c’è diversità di membra e di funzioni. È lo stesso Spirito che, secondo la sua ricchezza e le necessità dei ministeri, distribuisce i suoi diversi doni per il bene della Chiesa (cfr Catechismo 789-791).
La Chiesa prolunga la presenza del Signore Risorto nella storia, soprattutto attraverso i sacramenti, la Parola di Dio, i carismi e i ministeri distribuiti nella comunità. Per questo, proprio in Cristo e nello Spirito la Chiesa è una e santa, cioè una comunione intima che trascende le capacità umane e le sostiene (cfr Benedetto XVI, Angelus, 24-I-2010).
Infine, Gesù, nella sinagoga di Nazareth, inizia la sua predicazione annunciando ai suoi connazionali che in lui si sono compiute le antiche profezie riguardanti il Messia atteso.
Egli, unto dallo Spirito Santo, è stato mandato a evangelizzare i poveri, a proclamare la liberazione ai prigionieri e la vista ai ciechi; per liberare gli oppressi; per proclamare l’anno di grazia del Signore.
Questa scena è come il programma di come sarà il ministero di Gesù. Annuncia anche il cammino futuro della Chiesa.
L’oggi, proclamato da Cristo in quel giorno, vale per tutti i tempi e ci annuncia che Gesù Cristo è il Signore, il Salvatore, e che la sua parola ha potenza: Gesù ritornò in Galilea, con la forza dello Spirito. È una parola efficace che si realizza nel cuore di chi la accoglie.
Se oggi senti la voce del Signore, non lasciare che il tuo cuore si indurisca. Se credi, vedrai la gloria di Dio!
Rallegrarsi! Accetta la sfida! Dio vuole che tu sia unito con amore alla Chiesa, Dio vuole che tu lavori in essa, con essa e per essa. Dio vuole che tu sia un cristiano vivo e docile allo Spirito. Ti senti pronto?
Vieni, Spirito Santo!
Oggi si è adempiuta questa Scrittura: Commento di Padre Jorge Miró
Domenica 26 gennaio 2025
Padre Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento al Vangelo di questa domenica, 26 gennaio 2025, intitolato “Oggi si è adempiuta questa Scrittura”.
La Parola di Dio è il centro della liturgia odierna: Le tue parole, Signore, sono spirito e vita, abbiamo cantato nel Salmo. Celebriamo oggi la Domenica della Parola di Dio, istituita per celebrare e accogliere sempre meglio il dono che Dio ci ha fatto e fa ogni giorno della sua Parola al suo Popolo (Francesco, 26-1-2020).
La liturgia ci invita ad ascoltare con gioia la Parola di Dio. Parola che ci indica la via della salvezza.
Dio ci parla attraverso la sua Parola, che è parola di vita, di amore, di salvezza. Riceviamo la Parola nella Chiesa. Accogliere con fiducia la Parola di Dio e vivere nella Chiesa sono due pilastri fondamentali della vita del cristiano: nessuno può avere Dio come padre se non ha la Chiesa come madre (San Cipriano).
Le letture introducono tre personaggi. Innanzitutto Esdra, che invita la comunità ad ascoltare la Parola di Dio e a celebrare. Questa Parola, ascoltata con orecchio attento e accolta con cuore umile, porta frutto: fa sgorgare lacrime di autentica conversione. Ma lacrime di contrizione che non conducono alla disperazione, bensì alla gioia riconoscente di sperimentare la salvezza gratuita che Dio ci dona.
Paolo poi ci mostra come la Parola ci unisce come popolo di Dio e spiega che Cristo e noi formiamo un solo corpo.
Gesù vi chiama a vivere la fede nella Chiesa. Non siamo stati creati per la solitudine, ma per la relazione, la comunione e il dono.
Nella Chiesa abbiamo tutti un impegno e un compito. E oggi la Parola di Dio vi invita a prendere coscienza del vostro ruolo nella Chiesa: voi siete importanti, perché siete la Chiesa. Tutti i carismi, tutti i doni che lo Spirito vi ha dato sono necessari.
Non è necessario mettersi in mostra e finire per rubare la gloria a Dio. Necessario per la missione che il Signore ti affida. Non quello che progetti tu, ma quello che il Signore ti affida.
Il paragone tra la Chiesa e il corpo illumina l’intima relazione tra la Chiesa e Cristo. Ella non è soltanto raccolta attorno a Lui: è sempre unificata in Lui, nel suo Corpo.
I credenti che rispondono alla Parola di Dio e diventano membri del Corpo di Cristo diventano strettamente uniti a Cristo.
Ma l’unità del corpo non ha abolito la diversità delle membra: nella costruzione del Corpo di Cristo c’è diversità di membra e di funzioni. È lo stesso Spirito che, secondo la sua ricchezza e le necessità dei ministeri, distribuisce i suoi diversi doni per il bene della Chiesa (cfr Catechismo 789-791).
La Chiesa prolunga la presenza del Signore Risorto nella storia, soprattutto attraverso i sacramenti, la Parola di Dio, i carismi e i ministeri distribuiti nella comunità. Per questo, proprio in Cristo e nello Spirito la Chiesa è una e santa, cioè una comunione intima che trascende le capacità umane e le sostiene (cfr Benedetto XVI, Angelus, 24-I-2010).
Infine, Gesù, nella sinagoga di Nazareth, inizia la sua predicazione annunciando ai suoi connazionali che in lui si sono compiute le antiche profezie riguardanti il Messia atteso.
Egli, unto dallo Spirito Santo, è stato mandato a evangelizzare i poveri, a proclamare la liberazione ai prigionieri e la vista ai ciechi; per liberare gli oppressi; per proclamare l’anno di grazia del Signore.
Questa scena è come il programma di come sarà il ministero di Gesù. Annuncia anche il cammino futuro della Chiesa.
L’oggi, proclamato da Cristo in quel giorno, vale per tutti i tempi e ci annuncia che Gesù Cristo è il Signore, il Salvatore, e che la sua parola ha potenza: Gesù ritornò in Galilea, con la forza dello Spirito. È una parola efficace che si realizza nel cuore di chi la accoglie.
Se oggi senti la voce del Signore, non lasciare che il tuo cuore si indurisca. Se credi, vedrai la gloria di Dio!
Rallegrarsi! Accetta la sfida! Dio vuole che tu sia unito con amore alla Chiesa, Dio vuole che tu lavori in essa, con essa e per essa. Dio vuole che tu sia un cristiano vivo e docile allo Spirito. Ti senti pronto?
Vieni, Spirito Santo!
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