Papa Francesco: La teologia ha bisogno della prospettiva femminile, è incompleta con i soli uomini

Papa Francesco sottolinea l’importanza della prospettiva femminile nella teologia e invita a renderla accessibile a tutti per affrontare le sfide del mondo contemporaneo

In Vaticano, Papa Francesco si è rivolto ai partecipanti al Congresso internazionale sul futuro della teologia, organizzato dal Dicastero della Cultura e dell’Educazione. Nel suo intervento ha chiesto che questa disciplina diventi “accessibile a tutti” e svolga un ruolo chiave nel “ripensare il pensiero” in un mondo sempre più complesso. Ha sottolineato la necessità di includere la prospettiva femminile nella teologia, affermando che “una teologia di soli uomini è una teologia incompleta”.

La teologia come luce rivelatrice

Rivolgendosi agli oltre 450 partecipanti, tra professori, ricercatori e decani provenienti da varie parti del mondo, il Papa ha sottolineato che la teologia deve essere come la luce: discreta, mite e umile, che illumina le verità del Vangelo senza esibizionismi. Attraverso questa metafora, ha esortato i teologi a cercare e rimanere nella grazia dell’amicizia con Cristo, che è la vera luce del mondo.

L’importanza del contributo femminile

Francesco ha sottolineato che la teologia deve nascere dall’amicizia con Cristo e dall’amore per l’umanità, un mondo che ha definito “drammatico e magnifico allo stesso tempo”. Ha osservato che il Congresso è un’opportunità cruciale per determinare se l’eredità teologica del passato può rispondere alle sfide contemporanee e aiutare a immaginare un futuro migliore. In questo contesto, ha insistito sul fatto che la teologia ha bisogno del contributo femminile, poiché “ci sono cose che solo le donne possono intuire”.

Ripensare il pensiero

Il Papa ha espresso la speranza che la teologia contribuisca a “ripensare il pensiero”, sostenendo che un pensiero ampio e generoso porta a decisioni creative e coraggiose. Metteva in guardia contro la tendenza a semplificare eccessivamente la realtà, qualcosa che considerava un processo distruttivo che genera ideologie sterili e polarizzanti.

Contro le ideologie semplificartici

Le ideologie, secondo Francisco, sono semplificazioni che uccidono la realtà, il pensiero e la comunità. Propongono un’unica idea ripetuta, ossessivamente, che impoverisce il dibattito e frammenta la società. Come rimedio, suggerì di integrare la teologia con altre discipline come la filosofia, la letteratura, le arti e le scienze, incoraggiando un approccio al pensiero più ricco e multidimensionale.


Rendere la teologia accessibile

Infine, il Papa ha affrontato la crescente domanda di approfondire la fede tra uomini e donne di mezza età, molti dei quali già laureati. Ha chiesto che le porte delle facoltà teologiche siano sempre aperte per coloro che desiderano cercare e trovare risposte nel proprio cammino di fede.

In sintesi, Papa Francesco ha sostenuto una teologia inclusiva e accessibile, arricchita dalla prospettiva femminile e aperta al dialogo con altre discipline, come mezzo per illuminare e trasformare il pensiero nel contesto contemporaneo.