Tutela dei minori: un decennio di impegno e trasparenza

Un primo rapporto decisivo

A dieci anni dalla sua fondazione, la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori ha compiuto un passo significativo pubblicando il suo primo Rapporto annuale sulle politiche e procedure di protezione. Questo documento, frutto di ricerche approfondite nei cinque continenti e in vari istituti e congregazioni religiose, offre una visione chiara e profonda degli sforzi della Chiesa per affrontare e prevenire gli abusi. Con 50 pagine divise in quattro sezioni, il rapporto cerca non solo di documentare i progressi, ma anche di evidenziare aree di miglioramento e promuovere una maggiore trasparenza nei processi interni della Chiesa.

L’impegno di Papa Francesco

Papa Francesco è stato un fervente difensore della protezione dei minori e degli adulti vulnerabili. Nel suo appello alla Commissione, ha sottolineato la necessità di preparare una relazione dettagliata e affidabile affinché le autorità competenti possano agire in modo efficace. Questo primo rapporto è una risposta diretta a tale richiesta, riflettendo l’impegno del Vaticano per una risposta rigorosa e centrata sulla vittima, in linea con le recenti riforme del Codice di Diritto Canonico.

La sofferenza e la guarigione delle vittime

Presieduto da Maud de Boer-Buquicchio, il gruppo di lavoro responsabile del rapporto ha posto un accento particolare sulle vittime, sulla loro sofferenza e sul loro processo di guarigione. La copertina del rapporto, che presenta un albero di baobab come simbolo di resilienza, rappresenta la lotta e la forza di migliaia di vittime che hanno denunciato abusi e lavorato per una Chiesa più sicura.

Rischi e progressi documentati

Il rapporto documenta non solo i rischi, ma anche i progressi compiuti nella tutela dei minori. Descrive in dettaglio le migliori pratiche e risorse che possono essere condivise nella Chiesa universale, fornendo uno strumento essenziale per informare il Papa, le vittime, le Chiese locali e il Popolo di Dio. Tra le raccomandazioni spicca la necessità di migliorare l’accesso alle informazioni per le vittime, garantire una gestione efficace e tempestiva dei casi di abuso e promuovere lo sviluppo di politiche di riparazione.

Analisi delle Chiese locali

Una parte significativa del rapporto è dedicata all’analisi delle chiese locali. La Commissione esamina ogni anno tra le 15 e le 20 chiese locali, con l’obiettivo di coprire l’intera Chiesa in un periodo di 5-6 anni. Questa analisi rivela un impegno disomogeneo nell’attuazione delle politiche di protezione, con alcune chiese che dimostrano un forte impegno e altre che iniziano appena ad assumersi la propria responsabilità istituzionale.

Squilibri regionali e necessità di solidarietà

Il rapporto evidenzia anche gli squilibri nelle risorse dedicate alla protezione in diverse regioni del mondo. Mentre le Americhe, l’Europa e l’Oceania hanno avuto accesso a risorse considerevoli, l’America Centrale, il Sud America, l’Africa e l’Asia mancano ancora di un sostegno specifico. La Pontificia Commissione invita ad aumentare la solidarietà tra le Conferenze Episcopali e a mobilitare risorse per raggiungere standard di protezione universale.

La Curia Romana e la trasparenza

La terza sezione del rapporto si concentra sulla Curia Romana, evidenziandone il ruolo di centro di scambio di buone pratiche e di promozione della trasparenza. Si sottolinea la necessità di un maggiore accesso alle informazioni e di una chiara comunicazione delle responsabilità di protezione all’interno dei diversi dicasteri.

La Caritas e la tutela dei minori

Il rapporto presenta anche casi di studio sulle organizzazioni Caritas, riconoscendo i progressi compiuti ma rilevando la variabilità nelle pratiche di protezione tra le diverse istituzioni. Questa variabilità è una preoccupazione che la Commissione cerca di affrontare per garantire standard di protezione coerenti.

Iniziativa Memorare: Solidarietà in azione

Altro punto saliente del rapporto è l’iniziativa Memorare, che ha raccolto fondi per sostenere le Chiese con minori risorse. Nel 2023, la Commissione ha ricevuto significative donazioni dalla Conferenza Episcopale Italiana, dalla Papal Foundation e dalla Conferenza Episcopale Spagnola, a dimostrazione di un impegno costante per lo sviluppo di centri di informazione e assistenza nel Sud del mondo.


Questo primo Rapporto annuale della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori rappresenta una pietra miliare negli sforzi della Chiesa per affrontare gli abusi e proteggere i più vulnerabili. Attraverso un approccio rigoroso e centrato sulla vittima, la Chiesa cerca non solo di guarire le ferite del passato, ma anche di prevenire futuri abusi e di costruire un ambiente sicuro e fiducioso per tutti i suoi membri.