Il Figlio dell’Uomo è venuto a dare la sua vita in riscatto per tutti: Commento di p. Jorge Miró

Domenica 20 ottobre 2024

Padre Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento al Vangelo di questa domenica, 20 ottobre 2024, intitolato “Il Figlio dell’uomo è venuto a dare la sua vita in riscatto per tutti”

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La Parola di Dio ci ha detto domenica scorsa che le ricchezze rendono difficile seguire Cristo. Oggi la Parola di Dio ci dice che la stessa cosa accade con il desiderio di potere. Chi desidera il potere corre il pericolo della divinizzazione, dell’idolatria, di creare servitù e servilismo, del narcisismo che tutto distrugge.

La Parola di Dio propone oggi l’umiltà, l’atteggiamento di servizio, di donazione della propria vita, come atteggiamenti essenziali per poter essere discepolo di Gesù Cristo. L’umiltà è segno inequivocabile di chi ha incontrato Gesù Cristo e lo proclama Signore della propria vita.

L’umiltà è la condizione di possibilità della fede: solo gli umili scoprono Dio, perché sentono bisogno di Lui e lo cercano, e, poiché Lo cercano sinceramente, Lo trovano. Il Signore resiste ai superbi e si rivela agli umili.

Inoltre, chi vive di umiltà è pieno di Dio ed è ricco di vanità e di grandezza umana, che, viste dalla fede, sono spesso ostacoli alla sequela autentica di Gesù Cristo.

La Parola ci invita a non percorrere la strada dell’amicizia con il mondo, che è inimicizia con Dio. Non percorrere la strada dell’ambizione o dell’invidia, ma quella dell’umiltà. Per scoprire che, al cielo, si sale, si scende.


Così ha fatto Gesù, il quale, da ricco che era, si è fatto povero per voi affinché voi diventaste ricchi con la sua povertà (cfr 2 Cor 8,9). Chi vuole essere grande tra voi, sia vostro servitore; e chi vuole essere il primo, sia schiavo di tutti. Perché il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti.

E se vuoi incontrare Gesù, devi andare all’ultimo posto. Perché c’è Gesù. Nascosto nella mangiatoia di Betlemme… nascosto nell’umiliazione della Croce. E l’incontro con Gesù riempirà la tua vita.

Perciò chi vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti.

La Parola di Dio invita a fuggire da ogni ipocrisia sociale, dal voler occupare i primi posti nella società o nella Chiesa, dal voler fare bella figura davanti a tutti, dal voler fingere, dal voler essere tra i potenti, dal voler avere “prestigio sociale”. Tutto questo è frutto di orgoglio e arroganza, e Dio ti vuole piccolo, umile, disponibile, dedito… Perché Dio ti vuole felice. Si tratta di vedere le cose da Dio e non dagli uomini.

L’umile è il terreno buono in cui il seme della Parola di Dio può mettere radici e portare molto frutto. Come va il tuo cuore? Quali sono i tuoi desideri, le tue ambizioni? Dov’è il centro delle tue preoccupazioni? Dove metti il ​​tuo interesse, il tuo tempo…?

Quanto sei umile? Chiedete allo Spirito Santo un cuore mite e umile, come quello di Gesù.

Vieni Spirito Santo! (cfr Lc 11,13).