“Liberate padre Olszewski!”

Gli striscioni sulla piazza san Pietro hanno ricordato il dramma del sacerdote polacco tenuto in prigione

Foto Mariusz Talarek

“Liberate padre Michał Olszewski, prigioniero di coscienza in Polonia!” – striscioni con questo appello (in polacco, inglese e italiano) sono stati portati dai polacchi riuniti sulla piazza san Pietro per la preghiera dell’Angelus il 22 settembre.

L’Exaudi ha raccontato la storia di questo carismatico sacerdote polacco, dehoniano, a capo della Fondazione Profeto che per evidente vendetta politica da sei mesi rimane in “arresto esplorativo” senza processo, con sempre nuove accuse, ma poco credibili, che servono soltanto per tenerlo in prigione. (https://www.exaudi.org/it/polonia-arrestare-un-sacerdote-per-vendetta-politica/).

L’iniziativa è stata promossa dai membri del club del settimanale conservatore polacco “Gazeta Polska” (Il Giornale Polacco) e in particolar modo dal giornalista polacco Mariusz Talarek che è uno degli iniziatori del Rosario che viene recitato davanti al centro di detenzione a Służewiec a Varsavia e a Grochow, dove viene tenuto imprigionato padre Olszewski e le due impiegate del ministero della Giustizia coinvolte nello stesso processo: la signora Karolina e la signora Urszula.

Talarek è molto scettico circa la situazione in Polonia dove ci sono casi come quello di padre Olszewski, prigioniero di coscienza. “Stanno succedendo cose brutte – dice il giornalista. Siamo paralizzati da questa situazione, impotenti davanti a ciò che sta accadendo in Polonia. Infatti, c’è poco che possiamo fare se non protestare e pregare. Tramite la nostra presenza fisica davanti alla prigione dove viene tenuto padre Michal vogliamo mostrargli la nostra solidarietà e vicinanza spirituale”.

Secondo Talarek “i media indipendenti ci tengono aggiornati su ciò che sta accadendo a padre Olszewski, ma, purtroppo, i media ufficiali polacchi e i media mainstream mondiali tacciono e non forniscono informazioni affidabili riguardanti il sacerdote”. Da qui l’idea di venire in Vaticano e sulla piazza san Pietro durante l’Angelus ricordare a tutto il mondo che cosa succede ad un sacerdote in Polonia. “Volevamo che questo messaggio raggiungesse anche Papa Francesco” – confida il giornalista.


Chi volesse fare un commento o lasciare una parola di sostegno per padre Michal Olszewski può farlo sulla pagina della Fondazione Profeto.

Ecco il link: https://profeto.pl/komentarze/dodaj/82