Chi crede in me non avrà sete: Commento P. Jorge Miró

Domenica 4 agosto 2024

Padre Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento al Vangelo di questa domenica, 4 agosto 2024, intitolato “Chi crede in me non avrà sete”.
***

La Parola di Dio che oggi proclamiamo ci presenta il popolo di Israele in cammino nel deserto, dalla partenza dall’Egitto verso la Terra Promessa. E questo pellegrinaggio nel deserto diventa figura di ciò che è la vita cristiana: un pellegrinaggio, un cammino attraverso il deserto del mondo verso la Vita Eterna. Sì, non siamo vagabondi che camminano senza meta e senza significato, ma pellegrini che sanno dove stiamo andando e perché stiamo andando.

In questo cammino Dio vuole che rinunciamo alla grande tentazione: la sicurezza umana, la fiducia in noi stessi, il crederci forti, autosufficienti. Dio vuole che scopriamo che siamo poveri, piccoli, bisognosi, che scopriamo, insomma, che solo Lui è il Signore, che solo Lui può salvarci, e che, di conseguenza, la fede è un’avventura: l’avventura di confidare in Dio e credere che la strada su cui Egli ci conduce sia sempre la migliore, anche se non è la più comoda.

Nel deserto, Israele soffre la fame, desidera ardentemente la sua vita in Egitto e protesta contro Mosè. E il Signore fa piovere il pane dal cielo. La manna è la risposta di Dio alle lamentele e ai mormorii di un popolo affamato; È segno della presenza di Dio che non abbandona Israele.

Nel vangelo contempliamo Gesù a Cafarnao, dove lo seguono tante persone, ma che, in fondo, non sono discepoli, cercano Gesù per risolvere i loro problemi… E così perdono il meglio.

E questa è una Parola che ci chiama alla conversione: Perché e perché ti avvicini a Gesù? Quali sono le tue vere motivazioni? Forse anche tu cerchi Gesù solo per risolvere i tuoi problemi…

E per questo anche oggi il Signore vi dice: Lavorate non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura per la vita eterna… L’opera che Dio vuole è questa: che voi crediate in colui che egli ha inviato.


La fede è una storia d’amore tra Dio e noi, una storia d’amore, che Dio sta facendo con te.

La chiave della tua vita non è non avere problemi (l’uno o l’altro ti accompagnerà fino all’ultimo giorno), ma che in mezzo ai problemi Gesù Cristo sia vivo e risorto e tu accetti il ​​dono del suo Spirito, che ti rende tutto nuovo e trasfigura i problemi.

E tutto questo viene dal cielo, cioè: è un dono, un dono. Non qualcosa che puoi ottenere con il tuo impegno, ma che accogli come una grazia.

E quando rimaniamo uniti a Gesù Cristo e accogliamo il dono del suo Spirito, la nostra vita comincia a portare frutto, come ci ha ricordato San Paolo: lo Spirito ci dà il potere di abbandonare il modo di vivere precedente, l’uomo vecchio corrotto dalle seduzioni desideri, per rinnovarci nella mente e nello spirito e per rivestirci della nuova condizione umana, creata a immagine di Dio: giustizia e vera santità.

Potrai vivere non nel lamento e nella mormorazione, ma nella benedizione e nella lode, che è il canto nuovo, il canto che sgorga da un cuore pieno di Spirito Santo.

Vieni, Spirito Santo! Innamorati di Gesù Cristo, vivo e risorto!