Quando si perde la fede

Padre Ángel Espinosa de los Monteros

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Padre Ángel Espinosa de los Monteros propone ai lettori di Exaudi nella sua sezione Riflessioni il tema “Quando si perde la fede”.

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Oggi voglio condividere con voi una profonda riflessione ispirata alle parole di Fray Abel de Jesús. Il suo messaggio, anche se breve, è immensamente ricco. Lo dice:

“Quando i cristiani perdono la fede, trasformano la liturgia in celebrazione, la pastorale in intrattenimento, la direzione spirituale in psicoterapia, la santità in etica e la preghiera in consumo di esperienze sentimentali”.

La liturgia si è trasformata in una festa

Perdendo la fede, i cristiani trasformano la liturgia in una semplice celebrazione festiva. La solennità della prima comunione è falsata da addobbi, giochi e celebrazioni che distolgono dal vero scopo spirituale. L’importanza dell’Eucaristia viene diluita tra preoccupazioni superficiali, come l’organizzazione dell’evento e l’aspetto esteriore.

La pastorale diventa intrattenimento

La pastorale, invece di essere una guida alla conversione e alla formazione spirituale, si riduce a un’attività di intrattenimento. Invece di approfondire la preparazione dei matrimoni o la crescita spirituale della comunità, cercano di riempire i programmi con attività superficiali. La pastorale diventa una serie di eventi che cercano l’impegno sociale più che il fervore religioso.

La direzione spirituale trasformata in psicoterapia

La direzione spirituale, che dovrebbe essere un percorso per ascoltare e seguire la voce di Dio, diventa una seduta di psicoterapia. L’obiettivo di trovare e seguire la volontà divina è sostituito dalla ricerca del benessere personale. Quando gli insegnamenti di Dio diventano impegnativi, scegliamo di ignorarli a favore del conforto emotivo.

Santità convertita in etica

Santità ed etica, sebbene correlati, sono concetti diversi. L’etica si basa su principi fondamentali come non rubare, non uccidere, essere fedeli, ecc. Ma la santità va oltre, ricercando la perfezione e l’amore per Dio in ogni azione. La santità implica fare quanto più bene possibile, prendersi cura dei più bisognosi e vivere con un profondo amore per Dio.

Preghiera convertita in consumo di esperienze sentimentali

Infine, la preghiera diventa un consumo di esperienze sentimentali. Molte persone evitano la preghiera mentale e la lettura del Vangelo, preferendo preghiere di gruppo in cui si condividono sentimenti ed esperienze. Gesù però insegnò ai suoi discepoli a pregare in privato, incontrando Dio personalmente. La vera preghiera implica un dialogo intimo e profondo con il Creatore.

Conclusione

Cari fratelli, non perdiamo la fede. Rimaniamo autentici apostoli di Gesù Cristo, facendo tutto il bene possibile e cercando sempre di piacere a Dio nella nostra vita. Dio ti benedica sempre.


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