Il Cardinale Fernández sulle apparizioni di Medjugorje

Lo spiegheranno le nuove norme. Magari chiarire alcuni punti

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Il Dicastero per la Dottrina della Fede ha annunciato oggi, 17 maggio, le nuove norme che accettano o meno le apparizioni o presunti eventi soprannaturali che entreranno in vigore a partire dalla prossima domenica di Pentecoste.

Il punto centrale è che dichiarare soprannaturale un evento richiede, tra l’altro, molto tempo e nell’era sociale è un lusso che la Chiesa non può permettersi.

Il prefetto del Dicastero, il cardinale Víctor Fernández, ha indicato che queste norme sono “una guida per discernere le situazioni che possono verificarsi fuori dall’ordinario nella comunità cristiana” e “hanno il fermo sostegno del Santo Padre”.

Il Dicastero propone quindi sei norme, dal Nihil obstat (non c’è impedimento) alla Declaratio de non supernaturalitate. In altre parole, non c’è nulla di soprannaturale nell’evento.

Nel corso delle interrogazioni è entrato a pieno titolo Medjugore e il caso di alcune presunte apparizioni mariane nella cittadina di Trevignano, a pochi chilometri da Roma, dove il vescovo locale, incoraggiato dal Dicastero – ha spiegato Fernández – ha dichiarato la ‘non soprannaturalità’ della eventi.

“E se queste persone vogliono continuare, non abbiamo la polizia, non possiamo proibire loro di chiedere soldi su terreni che non sono nostri”. Intanto per giungere alla scomunione, ha precisato, è necessario lo scisma.

Riguardo invece alle apparizioni mariane di Medjugorje, il prefetto ha dichiarato che “non ho letto il materiale che si trova nel Dicastero. Conosco alcuni dettagli, ma dobbiamo iniziare a studiare, perché con queste nuove regole sarà più facile arrivare a una conclusione”. Il cardinale ha voluto precisare, intanto, che “un fenomeno soprannaturale può essere considerato buono e non pericoloso all’inizio e può presentare qualche problema in seguito. Questa è una differenza di cui bisogna tenere conto in una dichiarazione”.

“E supponendo – ha aggiunto il Prefetto – che ci sia un nihil osta, allo stesso tempo bisognerà chiarire alcuni dettagli che non devono essere presi sul serio, perché se ricordo bene la Vergine diede alcuni ordini su ciò che il vescovo doveva fare”. “Questo dovrà essere chiarito”, ha detto.

Vale a dire che per una conclusione di qualunque evento fuori dalla norma, il discernimento non sarà orientato «verso una dichiarazione del carattere soprannaturale dell’evento ma verso una dichiarazione prudenziale» a meno che il Papa non consideri diversamente, con sei possibili conclusioni, che porterà: la Chiesa a dare risposte in tempi brevi.

Di fronte ai giornalisti che riempivano la Sala Stampa della Santa Sede, nel presentare il tema nella Sala Stampa della Santa Sede, il cardinale ha raccontato alcuni casi vissuti in prima persona nel suo Paese, l’Argentina, anche molto insoliti, come quelli non soprannaturali modo che essendo “particolarmente risolvibili” in questi casi “non viene intrapresa alcuna ulteriore azione”.


Ha voluto inoltre precisare che «i fedeli non sono mai obbligati a credere a questi fenomeni», poiché la rivelazione era già compiuta nelle Sacre Scritture.

Il nuovo documento valorizza le apparizioni riconosciute: “Molte volte questi eventi hanno suscitato una grande ricchezza di frutti spirituali, una crescita nella fede, nella devozione e nella fraternità e nel servizio, e in alcuni casi hanno dato origine a diversi Santuari sparsi nel territorio mondo che oggi fanno parte del cuore della pietà popolare di tanti popoli”.

Nelle diverse qualificazioni in cui può collocarsi un avvenimento, sono sufficienti le prime due affinché il fedele possa fidarsi.

1- Nihil obstat — Sebbene non venga espressa alcuna certezza sull’autenticità soprannaturale del fenomeno, si riconoscono numerosi segni di un’azione dello Spirito Santo “in mezzo”… Per questo il Vescovo diocesano è incoraggiato ad apprezzare il valore pastorale e favorire la diffusione di tale proposta spirituale, anche attraverso possibili pellegrinaggi verso un luogo sacro.

2- Prae oculis habeatur — Sebbene si riconoscano importanti segnali positivi, si notano anche alcuni elementi di confusione… Se ci sono scritti o messaggi, può essere necessario un chiarimento dottrinale.

3- Curatur – Si rilevano diversi o significativi elementi critici, ma allo stesso tempo si registra già un’ampia diffusione del fenomeno e la presenza di frutti spirituali a esso legati e riscontrabili. In questo senso non è consigliabile un divieto che possa disturbare il Popolo di Dio; …il Vescovo diocesano è invitato a non incoraggiare questo fenomeno.

4- Sottomandato – Le criticità rilevate non sono legate al fenomeno in sé, ricco di elementi positivi, ma a una persona, una famiglia o un gruppo di persone… In questo caso, la guida pastorale del luogo specifico in cui si è verificato il fenomeno, è affidata al Vescovo diocesano o ad altra persona delegata dalla Santa Sede, che, qualora non possa intervenire direttamente, cercherà di raggiungere un accordo ragionevole.

5- Prohibetur et obstruatur – “Nonostante la presenza di legittime richieste e alcuni elementi positivi, le criticità e i rischi appaiono gravi”, quindi “il Dicastero chiede al vescovo diocesano di dichiarare che non è consentita la partecipazione a questo fenomeno”.

6- Dichiarazione di non soprannaturalità. In questo caso il Vescovo diocesano è autorizzato dal Dicastero a dichiarare che il fenomeno non è riconosciuto come soprannaturale.