Pubblichiamo di seguito la Lettera che il Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ha inviato a S.E. Mons. Mario Delpini, Presidente dell’Istituto di Studi Superiori “Giuseppe Toniolo”, in occasione della 98.ma “Giornata per l’Università Cattolica” che si celebra domani, domenica 1° maggio:
Lettera dal Vaticano, 29 aprile 2022
Eccellenza Reverendissima,
con viva gratitudine verso i fondatori e con sempre maggiore consapevolezza della sua storia e della sua missione, l’Università Cattolica del Sacro Cuore celebra i cento anni della sua fondazione. Sono stati molti e significativi gli eventi che, in questi mesi, hanno contrassegnato il centenario dell’Ateneo dei cattolici italiani. In particolare, vanno ricordati gli interventi di Sua Santità Papa Francesco, che non ha mancato di confermare e rafforzare la tradizione di vicinanza e di sostegno della Sede Apostolica all’Ateneo, espressa con convinzione fin dal suo inizio.
Con il videomessaggio del 19 dicembre 2021, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, il Santo Padre ha incoraggiato l’Università a proseguire la sua missione coltivando il fuoco e l’ardore degli inizi, trasmesso con tenacia di generazione in generazione; a coltivare la speranza aiutando soprattutto le nuove generazioni ad affrontare in modo consapevole e competente le sfide di un’epoca in rapida trasformazione; a custodire lo spirito di servizio per continuare a porsi come incisivo fermento culturale e valido ambiente educativo a servizio della società e della Chiesa.
Non meno toccanti e suggestive erano state le parole pronunciate nell’omelia durante la Celebrazione eucaristica per i sessant’anni della Facoltà di Medicina e Chirurgia svoltasi nella sede romana dell’Ateneo il 5 novembre 2021. In quella circostanza, il Santo Padre ha riassunto il suo insegnamento con le parole ricordo, passione e conforto. Egli infatti ha esortato la comunità accademica a fare memoria grata del cammino compiuto e dei doni ricevuti, per continuare a farli fruttificare. Per questo serve quella passione, attinta al Cuore di Cristo, per assumere “lo stile di Dio” che si manifesta nella vicinanza, nella compassione e nella tenerezza, soprattutto verso i più fragili.
Pensando in modo particolare alle persone più bisognose di cure e di sostegno, nei momenti difficili che stiamo vivendo a causa di molteplici sconvolgimenti a cui è sottoposta l’umanità, invitava ad essere capaci di conforto, cioè ad agire con la forza che viene da Dio, sostenuti dalla sua grazia.
Segno eloquente dell’attenzione del Santo Padre nei confronti dell’Università Cattolica sono anche due prefazioni: una apre il III volume della Storia dell’Ateneo curato dall’Assistente Ecclesiastico Generale, S.E. Mons. Claudio Giuliodori, che raccoglie tutti gli insegnamenti del Magistero rivolti all’Ateneo nel corso del suo primo secolo di vita; l’altra è dedicata al volume scritto da Ernesto Preziosi, La zingara del buon Dio, sulla vita e l’opera di Armida Barelli, che sarà proclamata Beata a Milano il prossimo 30 aprile, vigilia della 98ª Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Da questa felice concomitanza deriva anche il tema proposto: “Con cuore di donna al servizio della cultura e della società”.
Tale scelta è certamente un atto di doveroso omaggio a colei che ha contribuito – con la sua intensa spiritualità francescana e la fede incrollabile nel Sacro Cuore, con la sua formidabile capacità di animare e organizzare il sostegno alla nascente istituzione accademica, con la sua spiccata sensibilità educativa ed ecclesiale – a realizzare “il miracolo” dell’Università Cattolica, come amava definirlo Pio XI, riferendosi in particolare all’impressionante mobilitazione che la Barelli, nella sua veste di cassiera, riusciva a realizzare attorno all’annuale giornata dedicata all’Ateneo.
Ma c’è molto di più, soprattutto se pensiamo alla testimonianza che ella ha saputo dare, sia di santità personale sia di impegno ecclesiale e sociale, in quella stagione tra le due guerre mondiali che ha costituito uno dei passaggi cruciali della storia recente. Oggi, in mezzo a grandi tensioni e nuovi conflitti, vogliamo ricordarla anche come operatrice di pace che sempre ha saputo porre segni di riconciliazione e di speranza.
Come scrive il Papa nella prefazione al volume a lei dedicato, Armida Barelli «ha saputo coniugare fiducia in Dio e concreta efficienza organizzativa, fedeltà non prona ma “in piedi” alla Chiesa e ai suoi pastori, frutto della consapevolezza del contributo delle donne laiche nella Chiesa e della determinata convinzione circa la funzione decisiva dell’associazionismo organizzato, strutturato sul piano nazionale e articolato a livello locale». Molti aspetti della vita e dell’opera della Barelli hanno precorso i tempi e hanno intuito profeticamente le direttrici su cui la Chiesa era chiamata a muoversi.
In questa occasione dobbiamo mettere in evidenza soprattutto il suo geniale e operoso impegno educativo verso i giovani, tradotto nella fondazione e nella guida per trent’anni della Gioventù femminile di Azione Cattolica e nella stretta collaborazione con padre Agostino Gemelli al fine di garantire ai cattolici italiani, e non solo, uno spazio di libertà formativa dove fosse possibile coniugare le più alte competenze scientifiche con i valori morali e la responsabilità per la costruzione del bene comune.
Ricordando il grande impegno profuso dalla Barelli per sostenere l’Ateneo, il Santo Padre ha deciso di elargire un contributo a codesto benemerito Istituto di Studi Superiori, destinato in particolare agli studenti meritevoli ma con minori possibilità. Mentre rinnova la Sua vicinanza e il Suo paterno accompagnamento, Papa Francesco chiede di essere ricordato nella preghiera. A Vostra Eccellenza, al Magnifico Rettore, all’Assistente Ecclesiastico Generale, ai membri dell’Istituto Toniolo, agli illustri Professori, al personale tecnico-amministrativo e a tutti gli studenti imparte di cuore una speciale Benedizione.
Profitto della circostanza per confermarmi con sensi di distinto ossequio
dell’Eccellenza Vostra Rev.ma
dev.mo nel Signore