Oggi, 13 marzo 2023, ricorre il 10° anniversario del pontificato di Papa Francesco.
Le prime parole del Santo Padre dopo l’annuncio della sua elezione sono state: “Voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a cercarlo quasi alla fine del mondo… ma eccoci qui. Vi ringrazio per l’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo. Grazie. E prima di tutto, vorrei pregare per il nostro vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo protegga”.
“E ora iniziamo questo viaggio: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che presiede nella carità a tutte le Chiese. Un cammino di fraternità, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre gli uni per gli altri: gli uni per gli altri. Preghiamo per il mondo intero, perché ci sia una grande fraternità. Spero che questo cammino della Chiesa, che iniziamo oggi e nel quale mi aiuterà il mio cardinale vicario, qui presente, sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa bella città. E ora vorrei dare la Benedizione, ma prima, prima vi chiedo un favore: prima che il Vescovo benedica il popolo, vi chiedo di pregare perché il Signore benedica me: la preghiera del popolo, che chiede la Benedizione per il suo Vescovo. Preghiamo in silenzio questa vostra preghiera per me…”, ha aggiunto il Papa prima di impartire la benedizione Urbi et Orbi.
In questi 10 anni, Francesco si è caratterizzato per la sua vicinanza a tutti, soprattutto ai più lontani e svantaggiati, proponendo una Chiesa che esce, come un ospedale da campo a cui ricorrono i feriti. Il suo è un pontificato incentrato sulla misericordia, sulla carità, sul servizio e sull’amore per il prossimo. Attraverso le sue parole, i suoi gesti e i suoi scritti ha presentato una Chiesa che annuncia il Vangelo con gioia e misericordia.
Un pontificato che “lo ha colto di sorpresa”
Nell’intervista rilasciata a Carlos Herrera nel settembre 2021, Francesco ha confessato che l’elezione a Pontefice lo ha “colto di sorpresa perché sono arrivato con una piccola valigia”. Al conclave, “sono venuto come al solito. E ho lasciato le omelie della Settimana Santa preparate lì in vescovado”.
Allo stesso modo, Francesco ha detto che nella sua traiettoria come Successore di Pietro “non c’è nulla di inventato da me, quello che ho fatto fin dall’inizio è cercare di mettere in pratica quello che i cardinali hanno detto nelle riunioni del pre-conclave per il prossimo Papa”.
In questo senso, ha indicato che “ci sono ancora diverse cose da fare, ma non c’è nulla di inventato da me. Sto obbedendo a ciò che è stato stabilito in quel momento (…)”. “Non c’è nessuna mia originalità nel piano. E il mio progetto di lavoro, l’Evangelii Gaudium, è una cosa in cui ho cercato di riassumere ciò che i cardinali hanno detto a suo tempo”.
Ha anche descritto come vorrebbe essere ricordato: “Per quello che sono: un peccatore che cerca di fare del bene.
In un giorno come questo, rendiamo grazie a Dio per Papa Francesco e, come lui stesso chiede sempre, non dimentichiamoci di pregare per lui.